Buona parte dei giochi, ad onor del vero, sono ancora da decidere, poiché ai fini della determinazione degli scontri successivi, l’ultima parola l’assume sempre la posizione conseguita all’interno del girone ed assodato che, le squadre che disputano l’Europa League vantano un tasso tecnico tutt’altro che limitato, come certificano le stesse sconfitte conseguite dal Napoli contro il Psv e il Dnipro che tortuosa hanno reso la conquista del passaggio del turno per gli uomini di Mazzarri, esigue sono le speranze di battersi contro un’ avversaria classificabile come irrisoria.
Infatti, ancor più fascino conferisce alla competizione, l’avvento all’interno della stessa, delle squadre scivolate in Europa League, dopo aver vanamente battagliato in Champions.
Dinamo Kiev, Olympiacos, Zenit, Manchestr City, Ajax, Galatasaray: sono solo alcuni delle probabili prossime avversarie del Napoli targato Europa.
Nomi che conferiscono ben più elevato lustro e fascino alle competizioni di quella che, ormai, sembra più propriamente aver incarnato le parvenze di una sorta di “mini-Champions League“, al cospetto delle quali, di sicuro, gli azzurri e, ancor di più, i loro supporter, saprebbero trovare il piglio motivazionale giusto per caricare tali partite di quell’entusiasmo da impegno internazionale che, in verità, ancora non si è visto di scena quest’anno, né in campo né sugli spalti.
Ma, dato ancor più affascinante, a distanza di un anno, l’Europa League potrebbe riproporre una delle partite più epiche ed emozionanti interpretate dagli azzurri lo scorso anno, nonché una delle sfide più esaltanti dell’intera Champions League: Napoli – Chelsea.
Già. Lo stesso Chelsea che dopo aver eliminato gli azzurri si è incoronato “Re d’Europa“, ergendo verso il cielo il titolo più prestigioso dei Campionati per Club del nostro continente, attualmente declassato in Europa League, non essendo riuscito a superare la fase a gironi della Champions League, anche ad opera di una spietatissima “vecchia signora” che ha saputo imporsi contro i Blues per 3 – 0, all’interno della sua roccaforte: lo Juventus Stadium, decretandone in maniera insindacabile l’eliminazione, con conseguente esonero del “nostro” Di Matteo che bene aveva, invece, figurato proprio in occasione del match dello scorso anno contro gli azzurri.
Un’eventualità, quella che il Napoli trovi sul suo cammino ancora i Blues del Chelsea, capace di solleticare e non poco la fantasia e la fame di vittoria del popolo di fede azzurra e, di sicuro, sarebbe profondamente diverso e ben più carico di significati, l’approccio alla gara degli 11 chiamati in causa in occasione di una gara dotata di simile prestigio.
Una sfida del genere, probabilmente, imporrebbe di schierare il miglior Napoli proponibile, archiviando, così, definitivamente l’idea di “competizione inferiore” piuttosto che l’inaccettabile ed ingenerosa tortura alla quale sono stati sottoposti i tifosi partenopei, allorquando in campo sono state schierate le seconde linee, autori di prestazioni blande e deludenti.
La piazza napoletana meriterebbe, senza alcun dubbio, una “notte magica” e male non farebbe assolutamente anche agli stessi calciatori azzurri, ma, piuttosto, potrebbe costituire una cospicua iniezione di determinazione per ultimare il Campionato conseguendo il miglior piazzamento possibile, così da riportare al San Paolo quell’esoterica musichetta che, nell’arco della scorsa stagione, ha cullato ed animato sogni e fantasie dell’intera città.
Quindi, se il destino ci mette il suo scaltro zampino, i tifosi azzurri potrebbero prossimamente gustare un assaggio di Champions.
Luciana Esposito
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Articolo modificato 23 Nov 2012 - 14:53