E’ questo l’ennesimo episodio che testimonia quanto le tifoserie europee siano state condizionate in maniera pericolosa nei confronti dei supporters partenopei, che non saranno uno stinco di santo, ma che di certo non meritano ingiurie come quelle subite in Svezia, volendo fare un parallelo con quanto accaduto a Roma prima del match tra Lazio e Tottenham, dove, ad alimentare l’odio, ci sono state aggressioni, lame e cori da brivido, insomma, molto più che qualche semplice zuffa come accadute nei pressi di Fuorigrotta quando gli svedesi hanno giocato a Napoli. Abbiamo paura che tutta questa carica d’odio sia stata montata dalle esperienze del Napoli in Italia, dove, su tanti campi della A, striscioni come quelli, oppure cori che recitano frasi irripetibili, sono, ahìnoi, all’ordine del giorno.
L’immagine da dove si evince lo striscione ingiurioso non ha motivo di essere commentata (foto sopra), resta solo la speranza che, presto, questi episodi, compreso le aggressioni subite dai tifosi svedesi a Napoli, possano essere cancellate e sovrastate dal puro e sano spirito dei tifosi veri, quelli che lottano e cantano, solo per incitare i propri beniamini ed incitare la propria squadra del cuore. E chiamateci pure sognatori…
Articolo modificato 24 Nov 2012 - 08:21