Insigne, un intero attacco sulle sue spalle

Un colpo di clacson, un cenno di saluto. E via, verso casa. Ancora un’altra volta. Il colpo di scena poco dopo la conferenza stampa di Paolo Cannavaro: Pandev non parte per la Sardegna e a bordo della sua auto fa ritorno nella sua abitazione mentre la squadra lascia Castelvolturno a bordo del bus. Il rebus del giorno prima si risolve con una certezza assai poco gradita: non è ancora la giornata di Goran, dunque, ma può essere lo stesso il giorno del Napoli. Senza il macedone, infortunato e pure senza Cavani, squalificato, gli azzurri cercano tre punti contro il Cagliari, per cancellare l’amarezza della vittoria andata in fumo con il Milan e restare in alto.

Di certo è un Napoli non assistito dalla buona stella. Stava montando l’ottimismo dopo che Pandev, in campo per l’ultima volta a Marassi con il Genoa per 33 sciagurati minuti, aveva mostrato segnali di ripresa e sembrava essere disponibile per la trasferta. Ma subito è arrivata dall’infermeria la pessima notizia. L’ex interista – che fa fatica a trovare pace – sta meglio, ma non così bene da correre rischi a Cagliari, in una sfida che si attende molto accesa. La caviglia è ancora dolorante e lui non è tipo che azzarda. Tornerà probabilmente in campo domenica prossima contro il Pescara. In attacco, allora, Mazzarri lancia Insigne unica punta con Hamsik trequartista e Dzemaili da supporto. Un modulo inedito, adattato a quelle che sono le caratteristiche tecniche degli uomini a disposizione del tecnico toscano. Mazzarri dà così il via a un asse di centrocampo made in Svizzera: Behrami, Inler e per l’appunto Dzemaili. Una mediana promettente e di immenso spessore che ha già mostrato di fare non solo della quantità la sua arma migliore. Di fatto, Mazzarri è costretto a fare di necessità virtù: poiché ha un attacco dimezzato dai forfait e non avendo in organico un’altra punta di ruolo, è costretto ad aggrapparsi a un finto centravanti centrale. Per l’appunto Lorenzo Insigne.

Le prove tecniche di formazione per trovare l’undici giusto per affrontare il Cagliari, dimenticare la delusione del pareggio casalingo contro il Milan e andare proseguire la strada in campionato con il giusto stato d’animo, accompagneranno Mazzarri fino all’ultimo istante. I guai, come è noto, non sono solo in attacco, dove poiché le alternative sono risicate non è per nulla complicato anticipare le idee del tecnico del Napoli. I dilemmi sono anche in difesa, dove non c’è poco da cambiare: al momento, dopo il forfait confermato di Campagnaro, l’idea è quella di far rientrare fin dal primo minuto in campo Britos e spostare sulla destra Gamberini, che così tanto bene sta giocando in questa fase iniziale della stagione. Il ritorno del mancino, ex Bologna, a sinistra, dovrebbe essere l’altra novità della formazione anti-Cagliari. Nonostante i cali di forma, nessun ballotaggio tra i laterali di centrocampo: via libera ai titolarissimi di Mazzarri, ovvero Zuniga e Maggio. Dossena è costretto a fare un passo indietro dopo il recupero del colombiano che, una volta tornato disponibile, si è rimpadronito della maglia da titolare.

Mazzarri, conti alla mano, questa volta non userà tutti e 23 i posti possibili tra campo e panchina. La squadra azzurra è attesa da un banco di prova impegnativo a Cagliari, a cui seguirà poi la prima settimana senza gare infrasettimanali e impegni internazionali. Come non succedeva da due mesi e mezzo a questa parte. Subito dopo: 7 partite in 22 giorni. Cinque di campionato e 1 di Europa League 1 di Coppa Italia. Da qui al 22 dicembre gli azzurri dovranno vincere più gare possibili, nel tentativo di catapultarsi a ridosso della capolista Juventus.

Fonte: Il Mattino

 

 


 

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