Il Napoli tenta l’avvicinamento alla vetta ma senza Cavani. Insigne prova a diventare “grande”. Vargas bocciato

Con il brusco stop di San Siro della Juventus ed il parziale passo falso della Fiorentina all’Olimpico di Torino, si prospetta per il Napoli una ghiottissima occasione si prendere punti alla capolista e staccare, almeno nel brevissimo periodo i viola, in attesa poi di sapere i risvolti di Parma v Inter e di Lazio v Udinese, partite anch’esse fondamentali per dare un senso più veritiero alla classifica, in questa fin troppo frammentata giornata di campionato.

AVVERSARIO OSTICO – Il Napoli sarà ospite del Cagliari, nel nuovo impianto di Quartu Sant’Elena, la “IS Arenas” cercando di portare a casa tre punti più che mai preziosi per la rincorsa al vertice, ma non sarà affatto una passeggiata. Cagliari è da sempre campo ostico e lo dimostra l’unica vittoria degli azzurri in terra sarda, firmata da Lavezzi in pieno recupero, da quando gli azzurri hanno rimesso piede in Serie A. Oltre al ricorso puramente storico, quello si stasera sarà un Napoli in versione rimaneggiata dovendo rinunciare a pedine fondamentali per lo scacchiere tattico di Mazzarri come Campagnaro e Pandev, per non parlare del bomber Cavani, squalificato per un turno.

IL REBUS ATTACCO – Sarà dunque delicatissimo il compito del mister, che dovrà fare i conti non solo con le assenze, ma anche con lo stato di forma di alcuni giocatori, un pò approssimativo per varie vicissitudini. Parliamo di Insigne, ad esempio, sulle cui spalle Mazzarri vorrà poggiare tutto il peso del reparto offensivo azzurro, supportato da Hamsik in versione da unico trequartista; il talento di Frattamaggiore però non è al meglio fisicamente non avendo smaltito del tutto un dolore alla caviglia, ma alla fine sarà lui l’eletto vice-Cavani.

LA SCELTA GIUSTA? –  La scelta, insolita, di Insigne come prima punta boccia in via definitiva Vargas, su cui Mazzarri non intende puntare, nemmeno in condizione di grave emergenza come quella di stasera. Al cileno sarà concessa l’ultima da titolare probabilmente contro la passerella di Europa League contro il PSV, ma solo perchè una partita da “onor di firma”. In campionato l’ex attaccante dell’Universidad de Chile è ormai ai margini della squadra, chiamato in causa solo nei momenti di disperato bisogno, una condizione che lo ha sempre visto protagonista, e che ne ha minato sicuramente le potenzialità, fin qui nascoste ma presenti.

IL CENTROCAMPO – Sarà dunque Insigne-Pandev la coppia d’attacco, tranne cambiamenti dell’ultimo secondo, protetta ed alimentata dalla “muraglia” svizzera composta da tutti i suoi tre esponenti: Inler, Dzemaili e Behrami. Scelta obbligata per certi versi, ma ottima in chiave tattica per contrastare la fisicità del centrocampo cagliaritano, che dovrà affidarsi al solito massiccio dosaggio di corsa e dinamismo, pane per gli “svizzerazzurri” che sanno più che bene come si miscela al meglio qualità e quantità, soprattutto in quest’ultimo periodo, dove i tre centrocampisti stanno attraversando un buon periodo di forma. Inler è riuscito a trovare la via del gol in Serie A in maglia azzurra contro il Milan, ma anche a Marassi contro il Genoa è stato uno dei protagonisti della spettacolare rimonta azzurra. Dzemaili ha invece sbloccato la partita di Stoccolma, dando il suo buon contributo in termini di nerbo e fosforo, così come Behrami, assente contro il Milan, ma abbastanza in palla in Svezia, esaltandosi nella battaglia del Rasunda dall’osceno terreno di gioco. Stasera sarà quindi un interessantissimo duello contro lo speculare centrocampo cagliaritano, composto da Conti, Dessena e Nainggolan, giocatori bravi non solo in fase di contenimento, ma molto fastidiosi quando cercano l’inserimento in area.

 LE FASCE – Sulle laterali conferme per Maggio e Zuniga sulla spinta dei quali il Napoli deve fare giocoforza affidamento per poter far male. Si spera in un’inversione di tendenza per il laterale destro ex Sampdoria, da troppo tempo in ombra e protagonista di scialbe prestazioni. Il colombiano è invece reduce da infortunio e, rientrato contro il Milan, non ha ancora trovato smalto e brillantezza, quella che dovrà esibire stasera per poter prevalere su Pisano, difensore diligente ma non insormontabile, ed offrire alternative alle vie centrali, sicuramente intasate dalla folta presenza di maglie rossoblu.

IN DIFESA – Dicevamo della defezione di Campagnaro in difesa, a causa della quale Mazzarri si affiderà a Gamberini, schierato per l’occasione  a destra, in un remake di quanto già visto giovedi sera, lasciando il suo settore di competenza a Britos, confermato dopo Stoccolma, tenuto in debito conto del pessimo stato di forma che affligge Aronica; beninteso che anche l’uruguaiano non è al meglio, ma è fuori discussione che attualmente possa offrire molte più garanzie del palermitano.

L’AVVERSARIO – Il Cagliari dovrà rinunciare all’estro di Cossu ed al senso del gol di Pinilla, ma potrà contare su Sau, mattatore di San Siro ed uomo più in forma non solo del Cagliari ma dell’intero campionato. Sarà l’ex centravanti della Juve Stabia a guidare l’attacco, con Nenè al suo fianco (al posto di Pinilla) e supportato da Thiago Ribeiro. Un mix, quindi, di potenza e velocità da cui gli azzurri dovranno ben guardarsi, evitando cali di concentrazione e disattenzioni difensive che spesso hanno compromesso gare e fatto perdere punti preziosi, ma speriamo che stasera non sia la solita occasione sprecata. Sarebbe davvero l’ennesimo peccato. Avanti azzurri!

 

 

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