Bruscolotti, piaciuta la partita?
“Non è stata una partita che ricorderemo per la sua bellezza, ma tant’è: c’era un risultato da prendere e noi lo abbiamo fatto. La partita in sé per sé non mi ha esaltato, anche se qualche emozione l’ha prodotta. Assieme a parecchi errori da ambo le parti, azioni sterili, in alcuni casi anche tanta confusione”.
L’ha vista al ristorante, nel suo 10 maggio 87?
“No, in completo relax a casa, fra amici. Ci si può concentrare meglio, ed anche cercare di alleviare la sofferenza. Quando è il caso…”
Giusto il risultato a conti fatti?
“Se fosse finita in parità non si sarebbe gridato allo scandalo. Naturalmente meglio così. Napoli non tanto bello ma cinico, caparbio nel cercare l’intera posta. Alla fine è il risultato quello che conta, soprattutto con una Juve a più cinque. E’ arrivato quello auspicabile, nonostante ci fossero assenze di peso come quella del Matador e di Campagnaro”.
Adesso la vetta è a meno due. Azzurri di nuovo in corsa per il tricolore?
«Questi per me sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Modificare poi gli obiettivi di continuo, potrebbe costare molto in termini di tranquillità, destabilizzare. Meglio lavorare passo dopo passo, non siamo nemmeno a metà strada. Il campionato in corso è fra i più mediocri, e alla fine tutto potrebbe succedere».
Il Napoli orfano di Cavani se l’è cavata bene?
“Direi di sì. Certo Edi dà più spessore all’attacco e rafforza anche la difesa, oltre ad essere sempre più leader. Ma Hamsik ha fatto sino in fondo il suo dovere, facendosi trovare come spesso accade al posto giusto nel momento giusto. Una buona percentuale di questa preziosa vittoria si deve a lui”.
L’Insigne centravanti in movimento è stato un inedito, com’è andata?
“Direi per niente male. S’è mosso bene, ha cercato il gol sfiorandolo, ha tirato diverse volte. Peccato. Dovrebbe però lavorare un po’ più sul fisico, nel secondo tempo è calato gradatamente. Comunque buona partita. Ma anche Vargas, dopo l’Aik, è entrato ancora una volta col piglio giusto. Meriterebbe altre chance, prima di pensare ad un prestito”.
Le note liete?
“Oltre a quelle già dette, sottolineerei l’ottima prestazione di Britos. Mi fa piacere perché è indispensabile nel gioco aereo. Bene un po’ tutta la difesa anche se stavolta, paradossalmente, hanno sofferto più le palle basse che quelle alte”. E il signore sì che se ne intende.
Fonte: Il Corriere dello Sport
Articolo modificato 27 Nov 2012 - 09:21