Ha arriso al Napoli questo week-end lungo all’insegna del calcio, che ufficialmente si concluderà stasera con il match Lazio-Udinese, che vedrà impegnati gli “aquilotti” laziali contro i bianconeri giudati da Di Natale. Partita resa ancora più interessante per la posta in gioco, dato che entrambe le compagini sono affamate di una vittoria che possa “rilanciarle” in classifica e in campionato.
Lunedì sera allo Is Arenas, il Napoli è riuscito a conquistare 3 punti importanti contro i cagliaritani, dando prova di una maturità raggiunta. Non si è lasciato trovolgere dai soliti episodi, che per troppe volte hanno condizionato l’esito delle partite. Ma, anzi, è riuscito a gestire il vantaggio, evitando tristi colpi di scena sullo scadere. Vittoria che assume un’importanza maggiore, se si pensa che a Cagliari è sceso in campo un Napoli “decapitato”, in cui era assente una prima punta pura. Anche se la prestazione di Insigne, affiancato dall’autore del goal, Marek Hamsik, è stata abbastanza convincente, nonostante non giocasse nel suo ruolo naturale.
Con il pareggio dei viola e la disfatta dei Juventini al San Siro, il Napoli si insedia in secondo posto in classifica, accorciando, di soli due punti, la distanza che lo separa dalla provvisoria capolista, e allungando sempre di due lunghezze, il distacco dalla Fiorentina che condivide un terzo posto insieme all’Inter.
Insomma anche la classifica ci sorride e la fortuna ci assiste. Quindi basta scivoloni imbarazzanti o prestazioni umilianti. Adesso la parola d’ordine è vincere. Consolidare un secondo posto in classifica, e ritornare a rincorrere la Juventus. Impresa di certo non facile, ma non per questo impossibile.
Il Napoli deve imparare ad essere cinico e meno sprecone. Mantenere la concentrazione fino alla fine. Ma soprattutto riuscire a finalizzare di più. Perchè gli uomini di Mazzarri, riescono ad organizzare e inventare ottime giocate, ma solo una piccola percentuale di cio’ che viene costruito, grazie all’armoniosa interazione tra i reparti, si conclude in rete.
E questo piccolo difetto costituisce un limite per concretizzare il salto di qualità per la compagine azzurra. Perchè cio’ che rende una squadra, “grande squadra” è la capacità di chiudere le partite, soprattutto quelle più ostiche e maschie, nel giro di poche occasioni. Così da blindare un vantaggio, da difendere con intelligenza e attenzione, che si possa tramutare, dopo il triplice fischio, in una splendida vittoria. Anche se lo spettacolo è l’unico che esce sconfitto in certe tipologie di partite, l’importante è conquistare tre punti per continuare la scalata in classifica.
Il Napoli ha già lasciato, lungo il suo percorso, punti preziosi. Ma nonostante queste disattenzioni da sciattoni, gli azzurri posso essere fieri della loro posizione in classifica, che galvanizza sogni di tifosi e staff.
Di solito si dice “che l’esperienza insegna”. E se in Napoli vorrà trarre alcuni utili ammonimenti, da questa prima “esperienza” di campionato, uno sicuramente sarà questo: Adesso basta fare gli spreconi!
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Alina De Stefano