La migliore difesa è l’attacco e Paolo Cannavaro, difensore di grande esperienza, lo sa. Nel processo che si terrà presso la Commissione Disciplinare il 10 dicembre prossimo, per discutere del Caso Gianello insieme al compagno di squadra Gianluca Grava, il capitano del Napoli risponderà all’accusa di omessa denuncia senza ricorrere al patteggiamento. Ricordiamo che il patteggiamento è un’ammissione di colpa che permette all’accusato di avere una riduzione della squalifica ma il capitano non ci sta lui è innocente e lo vuole dimostrare. La memoria difensiva preparata dal suo avvocato è quasi ultimata e molto probabilmente nella giornata di lunedì sarà consegnata. Cannavaro e Grava furono avvicinati dall’allora terzo portiere del Napoli che avrebbe chiesto ai due di combinare la partita tra Samp e Napoli del maggio del 2010. Il rifiuto dei due fu netto ma non pensarono di denunciare la cosa agli organismi competenti. Per questo motivo i due calciatori azzurri rischiano una squalifica di sei mesi. Un eventuale patteggiamento avrebbe portato ad una riduzione di due mesi della squalifica, riduzione che avverrebbe comunque dopo il pronunciamento del Tnas. Proprio per questo, al momento, la strategia da portare avanti non prevede l’istituto del patteggiamento.
Fonte: Corriere dello Sport