In futuro ne sentiremo parlare. Parliamo di Alberto Cerri, centravanti classe ’96 pilastro della formazione Allievi Nazionali del Parma e della Nazionale Under 17, della quale è anche capitano. La redazione di SpazioNapoli ha contattato in esclusiva per voi lettori questo giovane talento.
Ciao Alberto, parlaci un po’ di te: qual è la collocazione che prediligi all’interno del rettangolo verde? Vieni mai “sacrificato” in altri ruoli?
“Salve! Il mio ruolo naturale è la punta centrale ma l’anno scorso sono stato sacrificato come vertice alto del tridente oppure come trequartista. Quest’anno, però, non penso che dovrò giocare in altri ruoli visto l’organico che abbiamo, ma se il mister me lo chiederà lo farò senza problemi”.
Ti consideri una punta moderna oppure un attaccante vecchio stampo? Per rendere meglio l’idea, un Cavani o un Amauri?
“Beh sono due giocatori completamente diversi: Cavani è un fenomeno, un giocatore che ha tutto, però penso di assomigliare maggiormente ad Amauri, altro grande giocatore”.
A partire da questa stagione sulla panchina degli Allievi Nazionali del Parma è arrivato Cristiano Lucarelli, grande centravanti del recente passato. Quanto sta influendo il mister sulla tua crescita? Essendo stato un grande attaccante ti sta insegnando i trucchi del mestiere?
“Non sono di parte, ma posso dire che oltre ad essere stato un grande attaccante il mister è anche una grande persona. Oramai è un fratello maggiore per tutti noi sia in campo che fuori! Certo, cerca di insegnarmi i trucchi del centravanti e lo seguo con attenzione perché ho molto da imparare da lui”.
Nonostante tu sia molto giovane ci sono tante squadre italiane ma anche big europee che sono sulle tue tracce. Se qualche grande squadra ti proponesse di accasarsi da loro, prenderesti in considerazione un eventuale trasferimento? Se sì, in quale grande squadra ti piacerebbe giocare in futuro?