SERIE A TIM 2012-2013
16a Giornata
Stadio Giuseppe Meazza, Milano
INTER v NAPOLI
Le pagelle
DE SANCTIS 5,5 – Incolpevole ma fino ad un certo punto sulle due reti nerazzurre. I palloni scagliati da Guarin e Milito sebbene unidirezionali lo trovano abbastanza impreparato. Non deve sbrigare granchè durante la gara, tranne nel finale, dove più volte deve giostrare da “volante”.
GAMBERINI 5 – La sua sfortunata partita inizia malissimo, con il colpo subito da Cassano. Poi tante indecisioni condito dal nervosismo per l’infortunio subito. Sull’azione del gol di Milito non riesce a controllare l’argentino che si difende alla grande dal suo tentativo di difesa. In appannamento rispetto a qualche settimana fa, lascia spazio nella ripresa a Pandev.
CANNAVARO 5,5 – La sua partita inizia con una marcatura a tutto campo su Cassano, che segue in ogni zolla di terreno; ciò nonostante senza risultati di rilievo. Solo in poche circostanze sfida a duello Milito, più orientato verso le zone esterne. Ma quando l’argentino entra per vie centrali, il capitano marca visita. Nella ripresa molto più attaccante che difensore, ma con scarsi risultati.
BRITOS 6,5 – Per distacco il migliore del comparto difensivo azzurro. Riesce a tenere botta alle sortite nerazzurre che proliferano dal suo lato e libera dal pericolo con le buone o con le cattive. Gli spazi aerei sono di sua competenza, ma non disdegna qualche ottima uscita palla al piede. Potrebbe migliorare nell’impostazione, ma sarebbe chiedergli davvero tanto.
MAGGIO 4,5 – Dispiace buttargli la croce addosso, ma è in uno stato di forma palesemente imbarazzante. Solo in rarissime circostanze prova a cercare la profondità, ma senza costrutto. Fortuna che Alvaro Pereira non è che giochi chissà quanto meglio. Ne deriva un duello alla meno peggio. Nel finale la clamorosa palla gol divoratasi a due passi da Handanovic, a cui consegna il pallone da posizione a dir poco ottimale.
BEHRAMI 6,5 – Arriva al novantesimo che ancora prova accenni di pressing sebbene non abbia fatto altro per tutta la gara. Sradica palloni su palloni, in verità in alcuni casi molto ruvidamente, ed è l’unico che tenta di arginare l’impeto di Guarin, con alterne fortune. Non può avvalersi della collaborazioni né di Inler, né di Dzemaili, entrambi in giornata no, ma si rimbocca le maniche e macina chilometri, rischiando anche l’espulsione.
INLER 5 – Assente ingiustificato. Lentissimo ed impacciato, fatica nel far ripartire la squadra, sofferente per la maggiore freschezza del centrocampo nerazzurro. Sbaglia passaggi semplici al limite del banale e non riesce a supportare Behrami, troppo solo nell’opera di smontaggio della azione avversaria. Giustamente sostituito, c’è da registrare un enorme passo indietro rispetto alle ultime uscite.
HAMSIK 5,5 – Non al meglio e si vede, riesce solo in rare circostanze a prendere per mano le redini dell’attacco napoletano. Riesce a ritagliarsi un suo spazio personalissimo tra le due linee nerazzurre, ma stavolta non ha l’illuminazione come ultimamente aveva abituato. Esce per infortunio al termine di una gara dove da lui ci si aspettava sicuramente qualcosa in più.
ZUNIGA 4,5 – Responsabilità abbastanza spiccate sulle due reti dell’Inter. Strada spianata sulla sua zona, sul gol di Guarin, colpo di testa approssimativo che libera il suo connazionale che innesca poi Milito per il raddoppio. In mezzo, Nagatomo lo controlla facilmente, non offrendo mai il fianco facendosi puntare, e non abboccando praticamente mai alle sue finte.
INSIGNE 6,5 – Buona prestazione del talentuoso attaccante, che riesce sempre a rendersi pericoloso ogni qual volta entra in possesso di palla. Delizia il San Siro con controlli palla sopraffini, assist deliziosi e, nel primo tempo, con un paio di conclusioni che avrebbero meritato sorte migliore. Nella ripresa è l’unico che abbozza a tentativi pericolosi, anche se penalizzato dalla sua posizione assai defilata sulla sinistra.
CAVANI 6 – La voglia di strafare e la generosità, a volte, può essere deleteria. Stasera è successo al Matador che stasera, gol a parte, non ha combinato tanto. Molte delle sue energie si sono disperse in futili proteste e rimproveri ai compagni che non gli davano il pallone. La presenza in campo si sente, come sempre, ma molto meno incisiva del solito.
PANDEV 6 – Non fa tanto ma quel tanto che basta per rendersi davvero letale. Entra nell’azione del gol costringendo Handanovic ad un primo miracolo, poi potrebbe ripetersi, quando un sua conclusione “strozzata” potrebbe diventare un assist per Cavani. Fisicamente però fatica tanto, soprattutto spalle alla porta, troppo alla portata della linea difensiva interista.
DZEMAILI 4,5 – Con il suo ingresso si cercava una scossa alla manovra azzurra, che fino a quel momento con Inler latitava. L’altro svizzero invece cercava in tutti i modi di sfuggire ai compiti di costruzione dell’azione, facendosi trovare disponibile solo in poche occasione. E’ mancata la personalità e questo non deve accadere in determinate partite, e soprattutto non da uno con le sue caratteristiche.
MESTO S.V. – Pochi minuti per lui, che basterebbero per farlo diventare un eroe, se Pereira non avesse stoppato di mano un pallone che sarebbe giunto sul suo destro, a pochi passi da Handanovic.
MAZZARRI 6 – La squadra è piaciuta da un punto di vista caratteriale; nonostante il doppio svantaggio il Napoli non ha mai smesso di lottare, anzi a lungo andare ha preso il sopravvento sfiorando il pareggio in più di una circostanza. Quello che non è piaciuto è stata la scelta dei due terzini, Zuniga e Maggio, entrambi in giornata negativa per motivi differenti e la mancanza di personalità in alcuni elementi cardine. Strano che possa accadere in partite come questa, dalla posta in gioco altissima. Strano, infine, che il Napoli continui a subire, in maniera quasi sistematica, gol da calcio d’angolo. Sarebbe ora di provvedere.