Keita Balde Diao, classe ’95, di origini senegalesi, nato ad Arbucias in Catalogna a partire dal 3 gennaio prossimo verrà tesserato e potrà essere arruolato, in campionato, dal tecnico Bollini che già pregusta la possibilità di ritagliare uno spazio importante, nella vetrina delle promesse, per un ragazzo che, in Italia, ha già vinto una battaglia; quella contro la burocrazia.
Una vicenda intricata portata avanti dall’estate del 2011; periodo in cui la società biancoceleste lo preleva dal Barcellona (in cui era in scadenza di contratto) ma preferisce non tesserarlo, per non occupare una casella da extracomunitario. A maggio del 2012 la Lazio però ottiene dalla “Federcalcio Italiana” un’autorizzazione per poterlo impiegare “in prestito” in un torneo ufficiale; offrendogli l’opportunità di potersi distinguere.
I risultati non si fanno attendere: dapprima nel torneo “Toscana Football Cup”, in cui realizza, all’esordio con la Primavera, il suo primo gol; poi, nella fase a gironi del torneo “Karol Wojtyla Cup”, in cui si procura un rigore e realizza il terzo gol, contro la Roma, e segna una tripletta, contro il San Marino; infine, nella finale dello stesso torneo, in cui realizza i due gol decisivi.
Il giovane attaccante esterno, cresciuto nella cantera blaugrana, con la sua rapidità, la velocità di esecuzione e il guizzo feroce ha tutte le carte in regola per sfondare..
Al di là del fatto che indossa una maglia di una diretta concorrente non può che farci piacere sapere che il movimento calcistico italiano venga continuamente arricchito dalla presenza di nuovi elementi.
Gianmarco Cerotto
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Articolo modificato 14 Dic 2012 - 09:58