Ha infatti affermato (le sue parole sono state registrate dalla “Gazzetta dello Sport”) che la compagine è completa sia in attacco che in difesa; prosegue dicendo che il Napoli ha cinque attaccanti da ritenersi utili e, tra questi, inserisce Vargas; nonostante Bigon desse come ipotesi percorribile la possibilità di seguire un giocatore potenzialmente più forte del cileno.
In questo cambio di direzione si può leggere una certa confusione; il Napoli si trova ad un crocevia importante, questa stagione può rappresentare il perno su cui poggerà il progetto futuro e, perciò, ogni discrepanza diventa rilevante.
E’ certamente un argomento spinoso ma, secondo un ragionevole punto di vista, tra il “ci guarderemo intorno” di Bigon e il “siamo a posto” di De Laurentiis c’è comunque un abisso: da una parte la possibilità concreta di muoversi e, soprattutto, mettere in discussione la permanenza in rosa di determinati giocatori e dall’altra la sostanziale chiusura, la completa soddisfazione per l’organico attuale.
Per Bigon, inoltre, “ogni squadra è perfettibile” invece De Laurentiis ha usato termini come “non ci manca niente” e “non sono bulimico”.
Forse è solo un “processo alle formule linguistiche” utilizzate ma è comunque una questione che esiste ed è giusto metterla in luce; con il massimo rispetto per una società che sta ottenendo, nonostante qualche sbavatura, grandi risultati.
Infine, al di là di questo discorso, non convince la soluzione in difesa prospettata dal Presidente: secondo il patron azzurro, nell’eventualità di perdere Cannavaro, la prima scelta sarebbe Aronica; catapultato nel ruolo di titolare fisso.
Il mercato è fatto di voci, dichiarazioni particolari, simulazioni e dissimulazioni.. Ci sarà tempo per valutare i movimenti, nel concreto, del Napoli ma, per ora, ci limitiamo ad osservare e riportare; permettendoci alcune riflessioni.
Gianmarco Cerotto
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Articolo modificato 14 Dic 2012 - 09:23