“I provvedimenti a campionato in corso sicuramente destabilizzano. Questa vicenda ha tratti di paradossalità che non possono essere dimenticati e che derivano dal fatto che Gianello era, all’epoca dei fatti, un tesserato solo formale del Napoli. Inoltre, se ci fosse un processo penale di frode sportiva con imputato Gianello, il Napoli potrebbe tranquillamente costituirsi parte civile perchè danneggiato dal reato.
Ci troviamo di fronte ad un paradosso: una squadra danneggiata dal reato che viene punita senza porsi alcune domande. La normativa della giustizia sportiva non è assolutamente una normativa di severità tale da far paura alla società, rischia di essere piuttosto un danno e trasformarsi essa stessa in causa di omertà. E’ probabile che a seguito delle indagini delle varie procure il fenomeno si sia temporaneamente fermato per poi riprendere appena calata l’attenzione.
C’è bisogno di riforme vere per quanto riguarda il sistema delle scommesse, c’è chi non vuol capire che ci sono scommesse per loro natura sono criminogene. E’ il caso delle serie minori in cui militano giocatori che non percepiscono stipendio per mesi e mesi e che sono facili ostaggi di chi gli permette di guadganare in una sola giornata quanto non guadagnano in un anno. Le scommesse live, lo stiamo scoprendo, sono pericolossissime. Una giustizia sportiva che fosse autorevole e seria rappresenterebbe un ostacolo vero ai meccanismi delle scommesse.
Ipotizzando che Cannavaro avesse denunciato la richiesta di Gianello il Napoli sarebbe stato lo stesso condannato. Un tesserato del Napoli, indicando un tentativo di combine già punito come illecito sportivo, avrebbe così ulteriormente colpito la squadra di cui fa parte. Questo è un meccanismo che incentiva l’omertà. La responsabilità oggettiva può essere mantenuta ma necessita di correttivi altrimenti rischia soltanto di rendere più forte l’omertà.
Lampante è la vicenda di Farina. Perchè i vertici della Federazione che pontificano su belle parole e questioni di morale non hanno dato l’incarico al calciatore di farsi testimonial del calcio pulito e hanno lasciato che andasse all’estero?
La camorra ha interesse ad avere visibilità con i calciatori per manifestare il proprio potere, è uno strumento di promozione sociale. Sono vere e proprie operazioni di potere criminale.”
Fonte: kisskissnapoli.it