Il percorso virtuoso compiuto dal Napoli negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti, ma in questo momento delicato della stagione azzurra disfattisti, complottisti, gufi e pessimisti sembrano riscuotere molto successo. Esistono (e sono evidenti) alcuni problemi all’interno della squadra azzurra, ma quale ambiente calcistico non ha mai vissuto periodi di difficoltà e sfortuna? Qualcuno parla già frettolosamente della fine di un ciclo. Ma un ciclo non si interrompe autonomamente: termina solo quando qualcuno (giocatori, allenatore, presidente o tifosi) fa implodere una situazione difficile, credendo sia più comodo ripartire da zero piuttosto che districare la matassa. A volte è vero, ricominciare da capo è la soluzione migliore. Non sembra essere questo però il caso del Napoli…
COME RIPARTIRE- La formazione partenopea ha perso due partite di fila in campionato (quattro se consideriamo anche le sconfitte di EL e Coppa Italia), sarà priva del suo capitano sul campo e di quello nello spogliatoio per sei mesi, ha subito due punti di penalizzazione in classifica (pur non avendo commesso nessun misfatto) e da potenziale seconda in classifica ora si ritrova quinta: tutto ciò in meno di venti giorni. Esiste però, incredibile ma vero, anche un bicchiere mezzo pieno: nonostante tutto il Napoli è lì, a due punti dalle terze (Lazio e Fiorentina) e a tre dalla seconda (Inter). Nonostante tutto, i ragazzi di Mazzarri possono risalire la propria strada (che magari non porterà allo scudetto, ma alla qualificazione in Champions League si) cominciando oggi pomeriggio dallo stadio Artemio Franchi di Siena: una vittoria in Toscana (magari anche sofferta e fortunata) riaprirebbe squarci di azzurro all’interno di uno spogliatoio che invece è diventato un po’grigio e porterebbe in dote la tranquillità giusta per chiudere più serenamente un 2012 comunque importante e successivamente per iniziare il 2013 nel migliore dei modi.
Napoli, ricordati chi sei stato e chi sei! Nulla è perduto…
Marco Soffitto