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Pagelle Siena – Napoli 0-2

Il Natale del Napoli prende colore soltanto negli ultimi minuti; la giornata che divide i tifosi e la squadra dalle vacanze poteva essere l’ennesima disfatta: si avviava a concludersi con uno zero a zero di rito ma il Napoli, nonostante tutto, è infinito. Questa volta un po’ di fortuna e un pressing finale ci hanno salvato la faccia. Un match incolore per uno 0-2 che fa, in ogni caso, riprendere il rossore sui visi sbiancati dei tifosi.

Ecco le pagelle:

De Sanctis 6

Per lui un sei politico. Un attestato di fiducia per un portiere che, oggi, non ha avuto impegni ma, nelle scorse settimane, è stato criticato anche troppo; mi sento di premiare la sua costante presenza, la grinta e il carisma in un reparto arretrato che, spesso e volentieri, fa acqua da tutte le parti

Campagnaro 5

Siamo molto lontani dai tempi in cui il giocatore era mastino e sapeva giocare di fino. Spada e fioretto sono stati entrambi inguainati e, quello che ne viene fuori, non è bello da vedere e neppure tanto concreto. Le sovrapposizioni con Maggio sono un lontano ricordo ma non ha, in questo, tutte le colpe: l’esterno destro del Napoli ha finito la benzina e lo fa vedere sprecando anche le idee di Hugo.

Gamberini 6,5

Il primo tiro del Napoli, e della partita, arriva dai suoi piedi che, per un giorno, diventano sapienti anche in zona offensiva. Blocca la ripartenza di D’Agostino e calcia in porta un pallone ad effetto che impegna Pegolo. Per il resto è il più lucido dei suoi e, in difesa, mette una pezza qua e là sull’unico uomo pericoloso del Siena, Rosina

Britos 5

I suoi disimpegni fanno sempre paura: nel secondo tempo, al quarto d’ora, prova ad innescare il contropiede avversario con un passaggio sbagliato all’indirizzo di Zuniga.. Poi rimedia. Costantemente da rivedere; un giocatore troppo statico per una formazione che, le sue maggiori fortune, in questi anni, le ha create d’anticipo e di rimessa.

Maggio 5,5

E’ facile puntare il dito contro Maggio; in questo momento sta rifiatando e, questo rifiatare, dura da molto più di un momento. Non capisce la squadra, le sue sgroppate s’infrangono contro l’attento Rubin. Ma sa farsi perdonare con il gol che sblocca il risultato.

Behrami 5,5

Mastino non è il suo secondo ma il suo primo nome; tanta voglia che traspare dal viso ogni volta che si avventa contro l’avversario ma non è decisivo. Piuttosto impreciso, con le chiavi del centrocampo, sembra un miope che non trova la serratura: non indietreggia, per ricucire la spaccatura con la difesa, e non avanza, supportando a dovere l’attacco.

Donadel 4

Mazzarri posiziona a centrocampo due giocatori forti fisicamente, ma le fauci di Donadel hanno le gengive morbide e i denti cariati. Con quei capelli biondi dà ancora più l’impressione di essere un palo della luce.

Hamsik 6

Rispecchia perfettamente l’andamento della gara: pochi sprazzi, fase di studio interminabile. Da uno come lui ci si aspetta molto più di un semplice guizzo; dovrebbe essere il migliore dei suoi a spezzare le linee ma decide di rintanarsi in alcuni fraseggi con i compagni. Di questi dialoghi con la squadra, inoltre, pochi portano nei pressi della porta avversaria. Poi l’assist decisivo sul gol di Maggio.

Zuniga 5

Si propone a fasi alterne e con alterne fortune; duetta con Insigne e Hamsik ma molto spesso i suoi movimenti sono prevedibili e non riesce a saltare l’uomo.

Insigne 6,5

E’ un piccolo genio e lo dimostra ogni volta che scende in campo; il suo assist d’esterno, in contropiede, al quarto minuto del secondo tempo, è l’azione più bella. Sulle note di “questo piccolo grande Insigne” i tifosi riescono a vedere un po’ di luce; il calcio è bellezza, non solo spigoli, e lui lo sa bene.

Cavani 6

La sua prima vera azione è un colpo di testa all’inizio del secondo tempo; nel primo tempo si disimpegna male, arretra a centrocampo e perde molti palloni. Completamente appannato rischia un giallo d’antologia: blocca il pallone con le mani non si sa bene perchè.. Evidentemente l’arbitro ha capito il momento e ha lasciato correre. La sufficienza è motivata dal fatto che, anche quando non è in giornata, ha l’istinto del killer. Un rigore magistrale e un avvicinamento alla vetta nella classifica marcatori.

Pandev 6,5

Dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, sulla linea di fondo, fa una magia e si procura il rigore. Il mezzo punto in più è motivato dal fatto che il macedone la palla la sa giocare e, quando lo dimostra, è un bel vedere.

Mesto sv

El Kaddouri sv

Mazzarri 5,5

La paura di sbagliare è tale che preferisce impostare la squadra mantenendo compatte le linee: nessuno s’inserisce, nessuno si muove, nessuno si prende la responsabilità di alzare i ritmi. Si trova ad allenare la copia spenta del suo Napoli; un Napoli perso soprattutto nella mentalità.. In questo l’allenatore può e deve dare delle dritte importanti.

Gianmarco Cerotto- pagelle “SpazioNapoli”

riproduzione riservata

 

Articolo modificato 23 Dic 2012 - 03:19

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