I TIFOSI E IL PIRATA- Ciò che tutti i tifosi partenopei si augurano è che quello del Napoli sia stato un semplice black out, perché la parola “crisi” fa troppa paura. Ad ogni modo chi segue e sostiene gli uomini di Walter Mazzarri, al San Paolo e in trasferta, non ha affatto digerito la doppia umiliante batosta contro il Bologna (che sabato puntualmente ha perso al Dall’Ara contro il Parma…). Alcuni sostenitori partenopei presenti allo stadio Franchi di Siena, come sappiamo, hanno esposto uno striscione che invitava i giocatori partenopei ad onorare sempre la maglia. A fine partita, con i tre punti in tasca, Morgan De Sanctis si è diretto sotto il settore ospiti (proprio dove campeggiava il suddetto striscione) per ricordare con orgoglio a tutti che lui e tutti i suoi compagni la casacca azzurra l’hanno sempre onorata e sudata.
La coppa nazionale vinta l’anno scorso rappresenta un simbolo per il popolo calcistico partenopeo: l’apice, il punto più alto di una rinascita dopo quasi tre lustri di vergogne e umiliazioni. Questo simbolo mercoledì scorso non è stato onorato. Ciò che il nostro Morgan deve sforzarsi di capire è che raramente si vede passare un trofeo dalle nostre parti e dovrebbe mettersi nei panni dei tifosi (anche di quelli che il 22 dicembre hanno macinato molti chilometri per assistere ad uno spettacolo indecoroso in uno stadiaccio di Serie B) e comprenderne la loro amarezza perché a quella coccarda tricolore si erano particolarmente affezionati…
Marco Soffitto
Articolo modificato 24 Dic 2012 - 14:00