I tre gol più belli del 2012, al terzo posto…

Napoli - DniproSignori, si parte. Perle da capogiro, gesta rimaste nella memoria, autentiche stilettate che hanno lasciato l’impronta nell’anno azzurro che volge al termine. E’ sempre difficile scegliere un gol sui tanti messi a segno in una stagione, ognuno di essi racchiude un significato, una casistica, un ricordo, una determinata importanza. Sfogliando la carrellata di reti, mettendo a fuoco le immagini delle giocate, delle azioni che ne hanno anticipato la realizzazione, l’estro dei protagonisti e la loro compartecipazione all’opera del gol, abbiamo stilato una classifica delle migliori realizzazioni di quest’anno, cercando di non farci condizionare dall’importanza, fine a se stessa, ma analizzando più propriamente l’aspetto tecnico che fa di questo gioco un corale momento di estasi sportiva, a partire dalla giocata più semplice, che può essere un semplice tocco d’appoggio, oppure un passaggio elementare, passando dal lancio millimetrico, dall’apertura di gioco, fino al dribbling, pura espressione di potere e consapevolezza nei propri mezzi, antitesi dell’orgasmo calcistico tramutato in gol.

Cominciando dalla terza posizione, riviviamo la splendida esecuzione del calcio di punizione di Cavani contro gli ucraini del Dnipro. Napoli sotto di una rete, 1-2 per la capolista ucraina e lo spettro dell’eliminazione che incombe. Il Matador si guadagna un calcio da fermo al ’77, siamo a circa 20/25 metri dalla porta, si potrebbe ipotizzare una conclusione di forza, magari di Dzemaili, ma Edinson prende palla e sembra voler accollarsi l’onere di provare. Breve rincorsa, destro a giro che muore sotto la traversa, nulla da fare per l’estremo difensore ucraino, traiettoria arcuata, non destinata all’incrocio, ma tesa e potente al punto tale da rendere il pallone imparabile.

Sarà la rete del pareggio che aprirà le porte alla vittoria finale per 4-2 con un poker firmato matador, rimasto negli annali della prima fase dell’Europa League. La vittoria darà lo sprint finale per arrivare secondi e passare il girone, ma l’importanza di quella gara fu certamente la consapevolezza di una squadra che non muore mai e che ha in Cavani la risorsa principale per scalare le vette più difficili in ambito sportivo.

Ecco il video ripreso dalla Curva, dove è possibile vivere intensamente le emozioni vissute quella sera:

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