DONADEL 4,5 – L’alibi del lungo stop per infortunio non regge più. Ha svolto più o meno regolarmente la preparazione stiva con il resto della squadra per poter essere pronto nella stagione in corso, ma i risultati fin qui visti sono stati davvero deludenti. Vero che una forma fisica almeno sufficiente ed il ritmo partita si acquisisce con la continuità di gioco, ma il centrocampista veneto nelle poche volte in cui è stato chiamato in causa non ha mai incantato, anzi. Limiti evidenti dal punto di vista atletico, suo cavallo di battaglia, sia in Europa League che a Siena (unica partita in cui è partito da titolare in campionato) ne hanno compromesso ormai il suo futuro in maglia azzurra, un futuro che potrebbe trasformarsi in passato già nella finestra di Gennaio. Flop.
DOSSENA 5,5 – Ha perso lo smalto dei bei tempi, quelli di Udine, dove era considerato uno dei migliori terzini sinistri italiani. Di quel Dossena è rimasto solo uno sbiadito ricordo; al suo posto un giocatore che in campo spesso è sembrato svogliato e, ancora peggio, rassegnato dopo aver perso i galloni da titolare in favore di Zuniga. Va ricordata sicuramente la bella doppietta con la quale in Napoli salutò lo scorso campionato, battendo il Siena per 2:1, ma solo come episodio isolato. La stagione 2012-2013 ha seguito, purtroppo, la scia tracciata dal finale della scorsa stagione, anche se qualche piccolissimo cenno di ripresa, negli ultimi tempi, sembra esserci stato , ma è ancora troppo poco per chi ha ammirato ed apprezzato l’ex “Colosso di Lodi”.
DZEMAILI 6,5 – Niente male la seconda parte della scorsa stagione, permeata da tante buone prestazioni condite da un gol, bellissimo, contro il Catania ed una maglia da titolare che, a ben vedere, è appartenuta più a lui che ad Inler. Poi, le novità tattiche disegnate da Mazzarri, l’arrivo di Behrami e la crescita di Inler hanno fatto si che lo svizzero ex-Parma abbia dovuto riprendere la scalata dalla panchina. Ciò nonostante, nella stagione in corso, due gol in Europa League ed uno in campionato; in sostanza una delle poche valide alternative su cui può contare Mazzarri.
EL KADDOURI 5,5 – Si parlava un gran bene di lui, decantando all’ennesima potenza le sue ottime doti tecniche, ma che purtroppo a Napoli sono state solo vagamente avvistate da lontano. L’esordio in Europa League, contro l’AIK Solna, fu un mezzo disastro, “mezzo” perché il nostro fu sostituito nell’intervallo, ma anche ad Eindhoven non andò tanto meglio, ma a differenza della partita precedente non fu l’unico. Poi il buio più totale fino alla gara di ritorno contro il PSV dove finalmente esibì buoni numeri e all’esordio in campionato, ininfluente, contro il Pescara a cui è stato dato un seguito con le gare contro Bologna e Siena, nella quale ha dato ulteriori segni di vitalità. Si chiede però qualcosa di più, sicuri che possa rispondere al meglio.
FERNANDEZ 4,5 – Sebbene tenuto in grandissima considerazione nel suo paese, uno dei caposaldo della nuova “albiceleste”, a Napoli Federico proprio non convince. Inadeguato sul centro-destra per evidenti limiti fisici, il nostro finisce in netta difficoltà anche nel più congeniale ruolo di centrale e contro avversarsi non proprio irresistibili, ne è valida testimonianza la clamorosa debacle in Tim Cup contro il Bologna, nella quale “El Pajaro” è stato uno dei peggiori in campo. Da qui, la clamorosa esclusione di Siena, nella quale avrebbe dovuto prendere in mano il reparto, dopo la squalifica di Paolo Cannavaro. Al suo posto, infatti, gli è stato preferito Britos; una bocciatura che potrebbe essere definitiva.
(segue)
ANTONIO SALVATI
Riproduzione Riservata
PRIMA PARTE: Ammendola, Aronica, Behrami, Britos, Campagnaro
SECONDA PARTE: Cannavaro, Cavani, Chavez, Colombo, De Sanctis
Articolo modificato 26 Dic 2012 - 16:30