Fatta eccezione per la sfortunata parentesi al West Ham, complicata dai gravi infortuni alla caviglia e al ginocchio, l’atleta di origine albanese si è sempre rivelato utile alla causa in qualsiasi squadra abbia giocato. Grazie all’opportunità offerta dal Napoli, ritenuta da egli stesso come l’occasione della vita, Valon ha intriso il proprio bagaglio tecnico e tattico con un furore agonistico mai visto prima. Sia in amichevoli che in partite ufficiali, il calciatore ha colpito tutti per il suo spirito di sacrificio, unito a quell’imprevedibile fosforo da recupera palloni in grado di sopperire a un’antica lacuna dell’organico gestito da Mazzarri. Memorabile la prestazione in campionato contro il Chievo, che lo ha consacrato come elemento imprescindibile per le fortune del Napoli.
Inoltre, a beneficiare della presenza in mezzo al campo del guerriero dalla cresta biondo platino è stato soprattutto il connazionale e compagno di reparto Gokhan Inler, rinvigorito e, finalmente, nelle condizioni di poter esprimere una parte del suo potenziale. Dunque, al giro di boa di una stagione ancora tutta da vivere, Behrami si conferma senza ombra di dubbio come l’autentica rivelazione del 2012. Tanti mugugni messi a tacere nel nome di un pragmatismo trasversale troppo spesso sottovalutato.
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Articolo modificato 29 Dic 2012 - 17:00