L’ex calciatore del Napoli Andrea Dossena, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tuttomercatoweb, di cui segue un estratto.
Acquisti a gennaio. “Tutto sta nella condizione fisica. Per quello che mi riguarda e parlo del trasferimento al Napoli nel 2010 io ero reduce da sei mesi al Liverpool in cui avrò fatto 4 partite e non volevo più rimanere, anche perché il club aveva altre idee. Di conseguenza, con pochi minuti nelle gambe, il mio valore ho potuto dimostrarlo dalla stagione successiva. Se una società vuole fare il salto di qualità nell’immediato deve prendere il giocatore che in quel momento sta facendo un campionato pazzesco, al quale servirà solo imparare i meccanismi della nuova squadra”.
Parentesi a Napoli prima di approdare al Palermo. “Col senno di poi è una scelta che non rifarei. Me ne andai da Napoli per orgoglio personale, non capii bene la situazione e mi feci incantare dalle parole. Passai da una squadra di vertice alla penultima in classifica. Scelsi Palermo conoscendo la piazza ma mai pensavo di trovarmi in una situazione del genere. Dopo 2-3 settimane mi sono chiesto: ‘Cosa ho fatto?’. Troppa confusione, avremo cambiato 4 allenatori, non c’era la possibilità di fare bene. Potevo vivere di rendita al Napoli, fermo restando che a giugno me ne sarei andato comunque visto che sarebbe arrivato Benitez. La realtà è che con questo sistema i giocatori si trovano ogni sei mesi a un bivio”.
Conviene trasferirsi a stagione in corso? “Si parla molto ultimamente di Verdi e io gli dico: non sentire le voci, pensa solo ad allenarti. Perché alla fine è il campo che parla e se fai bene le società ti prendono anche a giugno. Per quello che mi riguarda in una finestra di gennaio avevo la possibilità di andare al Tottenham. L’Udinese, che deteneva il mio cartellino, si oppose perché per politica non vendeva i migliori giocatori a stagione in corso. I fatti hanno dato ragione a loro, perché sei mesi più tardi continuando a fare bene mi ha acquistato il Liverpool”.
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