Le pagelle del 2012, azzurro per azzurro. Prima parte: da Ammendola a Campagnaro

Napolichelseatifo2011Si chiude il 2012, e come ogni fine d’anno SpazioNapoli giudica, in base al rendimento globale nell’anno solare, tutti i calciatori che hanno vestito la maglia azzurra; da quelli che sono arrivati ad Agosto senza dimenticare i ragazzi che hanno lasciato il sodalizio partenopeo a Giugno. Un’iniziativa simpatica che accompagnerà i lettori fino alla fine dell’anno, cercando di colmare il vuoto di Napoli e di calcio giocato del periodo natalizio, e sperando di farlo in un modo gradito.

 

AMMENDOLA S.V. – Per lui la grandissima soddisfazione di esordire in maglia azzurra, contro il Novara, nello stadio della sua città,  sostituendo un’icona come Marek Hamski. Solo pochi secondi, ma per un ragazzino rimane un’enorme soddisfazione calcare lo stesso prato che fu quello di Maradona. In bocca al lupo per la sua carriera.

 

ARONICA 6 – Un giocatore a cui poco gli si può imputare. L’impegno e la dedizione alla maglia sono stati encomiabili, purtroppo alcuni  limiti tecnici, ben mascherati nelle stagioni precedenti, si sono palesati in maniera lampante soprattutto ad inizio stagione 2012-2013. La concorrenza spietata poi, di Gamberini prima e Britos, ne hanno minato la tenuta mentale; emblematico l’erroraccio contro il Torino, lanciando Sansone verso De Sanctis e sancendo così un pareggio che potrebbe rivelarsi letale a fine stagione. Un errore che con ogni probabilità ha chiuso il rapporto con il Napoli; il difensore tornerà infatti nella sua Palermo, a chiudere una carriera che a Napoli è stata più che dignitosa.

 

BEHRAMI 7 – Arrivato nella stagione 2012-2013, fortemente voluto da Mazzarri, il terzo svizzero del centrocampo azzurro, dopo un avvio non proprio brillantissimo, ha azionato le marce alte guadagnandosi dopo poche gare i galloni da titolare. Mastino del centrocampo, arpionatore di palloni e addentatore di caviglie avversarie, Valon ha dato quel “quid” in più che i suoi predecessori non potevano garantire; sebbene dinamico, infatti, Behrami dispone di uno spiccato senso della posizione, fattore che ha giovato alle buone prestazioni di Inler, a cui l’ex viola più volte nell’arco della gara guarda le spalle. Attualmente titolare inamovibile nello scacchiere di Mazzarri, e sicuramente l’acquisto più azzeccato del 2012.

 

BRITOS 5,5 – Dopo una seconda parte di stagione abbastanza tribolata, dove quasi mai è stato chiamato in causa, l’uruguaiano sembrava aver trovato nuova linfa e stimoli giusti ad inizio campionato 2012-2013, sfoderando due ottime prestazioni contro Palermo e Fiorentina per poi infortunarsi nuovamente e lasciare il settore di centro-sinistra che poteva far suo con un briciolo di tenuta fisica in più. Poi purtroppo, al rientro le sue prestazioni non sono state all’altezza di inizio stagione, tornando ad essere il Britos non molto apprezzato e molto discusso della seconda metà della stagione 2011-2012. A Siena, ha giocato da centrale, al posto dello squalificato Cannavaro: non è dispiaciuto e chissà se non possa essere una valida alternativa a Fernandez, in attesa del ritorno del capitano.

 

CAMPAGNARO 5,5 – La mancanza di un sostituto alla sua altezza ne ha comportato la forzatura del suo utilizzo anche quando l’argentino versava in uno stato di forma mediocre. Un problema a cui si è posto rimedio in estate con l’acquisto di Gamberini, vero e proprio jolly difensivo, allorquando il numero 14 azzurro, dopo un inizio di stagione che faceva ben sperare, si è perso poi per strada, tornando nell’opaca dimensione che lo avvolto per la maggior parte dell’anno solare. Si vocifera un suo passaggio all’Inter a Gennaio, circostanza che non giustificherebbe comunque lo standard offerto dal difensore, da cui ci saremmo aspettati molto molto di più.

(segue)

ANTONIO SALVATI
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