Si chiude il 2012, e come ogni fine d’anno SpazioNapoli giudica, in base al rendimento globale nell’anno solare, tutti i calciatori che hanno vestito la maglia azzurra; da quelli che sono arrivati ad Agosto senza dimenticare i ragazzi che hanno lasciato il sodalizio partenopeo a Giugno. Un’iniziativa simpatica che accompagnerà i lettori fino alla fine dell’anno, cercando di colmare il vuoto di Napoli e di calcio giocato del periodo natalizio, e sperando di farlo in un modo gradito.
LUCARELLI S.V. – Ancora ignote le cause per cui fu deciso di rinnovargli il contratto, per poi metterlo in naftalina fino alla fine della stagione. Per l’ex-bomber del Livorno, una sorta di praticantato da allenatore, in attesa di diventarlo per definizione; di calcio giocato non ve n’è stata la minima traccia, e dire che in qualche frangente sarebbe potuto tornare utile. In bocca al lupo per la sua nuova carriera da mister.
MAGGIO 4,5 – Delusione assoluta dell’annata, ha cominciato a perdere colpi dopo l’infortunio patito durante la gara di Champions League contro il Chelsea, a Stamford Bridge, sfortunata per gli azzurri ma ancor di più per il laterale vicentino, da quel momento non più altezza dei suoi standard. Male agli Europei, ed anche sfortunato in SuperCoppa (autorete decisiva), ha iniziato la stagione 2012-2013 tra mille ombre e poche luci, una delle quali rappresentata dall’importantissima gol vittoria a Siena, nell’ultima uscita dell’anno, ma non è abbastanza per cambiare giudizio sulla sua annata assolutamente al di sotto delle righe.
MASCARA S.V. – Per l’ex attaccante del Catania, solo una convocazione, in panchina, ad inizio anno per poi salutare il sodalizio azzurro per intraprendere la sfortunata avventura con il Novara. Col senno di poi, sarebbe potuto rimanere a Napoli in luogo di Vargas, ma nessuno si sarebbe aspettato il flop clamoroso del cileno. Adesso negli Emirati, porta sempre il Napoli nel cuore, come testimoniano i numerosi messaggi di affetto con i quali segue le vicende degli azzurri.
MESTO 6 – Fare la riserva di un “titolarissimo” non è mai facile, poiché ci si deve far trovar pronti nelle rare occasioni in cui si viene chiamati in causa. L’ex tornante del Genoa ed ex-fedelissimo di Mazzarri a tempi dell’avventura sullo Stretto, ha tutto sommato ottemperato sufficientemente ai propri doveri, facendo in tempo a mettere a segno anche un importante gol, contro la sue ex squadra, in quel del Ferraris. Ha dovuto, inoltre, fungere da vero e proprio jolly cambiando più volte ruolo: non solo laterale destro, ma anche terzino destro, ala sinistra ed addirittura mezz’ala. Spirito di sacrificio ed abnegazione non gli sono mai mancati, per questo ne va apprezzato lo sforzo, a prescindere dal risultato prodotto.
PANDEV 7 – E’ un calciatore che quando è in forma può diventare devastante, il guaio è che purtroppo non sempre riesce ad avere picchi di rendimento costanti, complice una tenuta fisica non sempre al massimo ed una tendenza all’infortunio abbastanza spiccata. Ottima la seconda parte della scorsa stagione, addirittura eccellente il precampionato estivo, praticamente sempre a segno in ogni uscita. La prima parte della stagione 2012-2013 a rendimento alternato, dopo un buon avvio (ornato da due reti in Serie A ed uno in SuperCoppa) è il solito infortunio a guastarne le uova nel paniere macedone. Tornato a buoni livelli a Siena, dovrà però sudarsi il posto, giocandoselo con Insigne, entrato con una certa stabilità, nel frattempo, nell’undici titolare.
(segue)
ANTONIO SALVATI
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PRIMA PARTE: Ammendola, Aronica, Behrami, Britos, Campagnaro
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QUINTA PARTE: Hamsik, Inler, Insigne L., Insigne R., Lavezzi