Quella tra Fiorentina e Napoli, al di là del risultato che scontenta entrambe, probabilmente a fine anno risulterà essere la partita più bella della stagione per qualità di gioco e organizzazione messe in mostra sia dai viola che dagli azzurri. Sono praticamente infiniti gli spunti lasciati dalla partita del “Franchi”, a partire dallo straordinario lavoro fatto da ambo due le squadre in fase di non possesso: pressing asfissiante, anche in zone altissime di campo. Ed è proprio da questo immenso lavoro in fase negativa che sono arrivate le occasioni migliori, oltre ai due goal. Sousa e Sarri chiedono alle proprie squadre più o meno le stesse cose anche in fase offensiva: palleggio rapido in fase di impostazione bassa; ricerca delle linee di passaggio e smarcamento in ampiezza e profondità in zone medio-alte. Proprio come il Napoli, anche la Fiorentina sfrutta le due corsie laterali per creare pericoli e per dare gli equilibri giusti al resto della squadra, e non è un caso se i maggiori pericoli sono arrivati da Alonso (autore del goal) e Tello (fermato dall’incrocio dei pali). E proprio come il Napoli, anche la Fiorentina, in fase di possesso, porta i centrali difensivi oltre la linea di centrocampo, per due motivi: 1) per avere due soluzioni di “alleggerimento” in caso di pressing particolarmente efficace degli avversari; 2) poter ‘transare’ velocemente e con maggiore densità e intensità se e quando si perde palla. Insomma, le due squadre se le son date di santa ragione, e alla fine il pari sembra essere il risultato più giusto, ma che soprattutto premia il coraggio di entrambi gli allenatori.
VANTAGGIO VIOLA – Nemmeno il tempo di trovare le misure che i padroni di casa si portano in vantaggio al 6′ con Alonso che colpisce di testa in area di rigore su angolo battuto da Borja Valero. In occasione del goal dei viola, vengono fuori i pregi e i difetti della scelta di difendere a zona su palle inattive. La marcatura a zona prevede innanzitutto una copertura preventiva di tutte le possibili traiettorie pericolose del pallone. E questo è un pregio. Ma c’è subito un difetto (tra l’altro evidente in occasione del goal): quando si marca a zona la priorità resta il pallone, ed è quindi facile perdersi l’avversario diretto, proprio perché un avversario vero e proprio non esiste. Ed è proprio sfruttando questo limite che Alonso riesce a trovare lo spazio giusto per staccare in area:
PAREGGIO IMMEDIATO DEL NAPOLI – Palla a centrocampo, si batte. Due secondi e arriva il pareggio del Napoli con Higuaìn. L’errore della Fiorentina è tanto sciocco quanto decisivo. Come di consueto, quando batte il calcio di inizio o di ripresa del gioco il Napoli cerca l’immediata verticalizzazione per gli esterni che attaccano la profondità. E anche in questo caso gli azzurri attuano questa particolare soluzione:
C’è poi l’errore sia di Alonso, che mette un pallone centrale, sia di Tatarusanu, che lascia i pali incustoditi:
Sulla palla centrale si fionda il ‘Pipita’ Higuaìn che legge velocemente l’azione e riesce a vedere Tatarusanu fuori dai pali. L’attaccante argentino non perde tempo e calcia di prima intenzione, trovando il pareggio per il Napoli:
LE MAGGIORI OCCASIONI DA RETE – Al di là dei goal, le due squadre nell’arco dei novanta minuti costruiscono una serie di palle goal, figlie soprattutto del pressing asfissiante messo in atto da entrambe. La prima occasione arriva al 32′ e porta al palo di Kalinic. Il tutto nasce, come detto, dal grande lavoro in fase di non possesso da parte dei viola che abbinano al pressing l’annullamento di ogni linea di passaggio per gli azzurri:
C’è poi l’errore di Koulibaly che forza una giocata in una zona estremamente pericolosa:
Transizione immediata dei padroni di casa che trovano il solissimo Kalinic tra i due centrali del Napoli:
Altro palo per i viola al 38′ minuto, ancora su errore del Napoli. Questa volta a sbagliare è Albiol che spazza un pallone centrale, regalandolo così al centrocampo viola:
Arriva anche l’occasione per il Napoli al 58′ di gioco, con Higuaìn che spreca una straordinaria palla goal costruita dal Napoli (proprio come la Fiorentina) grazie al pressing e alla chiusura delle linee di passaggio:
A DIMOSTRAZIONE DELLA FORZA DEI VIOLA – Se a qualcuno venissero dei dubbio sulla potenza e sulla grandezza del gioco dei viola, ecco un’immagine che annulla ogni incertezza e che quindi esalta ancor di più la prestazione del Napoli:
Nappo Salvatore
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