“Calcioscommesse? Con le dovute proporzioni, hanno colpito le torri gemelle del Napoli. Hanno voluto colpire Napoli come New York all’epoca. Dopo la rottura di due crociati, è arrivata questa batosta ma Gianluca supererà anche questo perchè è forte. Mi dispiace perchè Grava se la stava giocando sul campo, aveva sorpassato altri ragazzi in rosa e aspettava il suo turno per giocare. Mio figlio si spezzerebbe in due per il Napoli. Non c’è nessuna prova, nessuna intercettazione, nessuna documentazione che possa provare la colpevolezza di Gianluca e mio figlio non meritava di essere tirato in ballo in questa storia. Gianello lo conosco da otto anni ed è sempre stato un parassita, lo è ancora oggi. La prossima udienza? Sono di parte ma dico che sono 50 anni che sono inserito nel mondo del calcio e il mi augurio è che questo sport possa essere gestito da gente che mangia calcio perchè certe considerazioni dovrebbero farle gli uomini di calcio. Chi ha deciso, ha visto solo il carteggio ed è la cosa più semplice per un giudice applicare la normativa senza verificare il caso concreto”