Ultimo ma non in ordine d’importanza in questa particolare lista è sicuramente Mario Balotelli, forse il più giovane tra i calciatori “difficili” da gestire. Sono ormai note ai più le sue costanti bravate dentro e fuori dal rettangolo verde di gioco, di una gravità davvero fuori dalla norma. Espulsioni senza precedenti, violente risse con compagni di squadra ed allenatori, incidenti d’auto, una figlia la cui paternità è ancora incerta ed una marea di comportamenti non consoni al suo ruolo nel panorama sportivo mondiale, del quale diventa un cattivo rappresentante anche per i migliaia di giovani che lo seguono in tutto come modello da imitare. Se le sue azioni dividono le masse, le qualità tecniche che palesa in campo, uniscono i più: l’attaccante si conferma tra i più forti del mondo ed invidiato dai top club mezza Europa che, nonostante i mille problemi che arrecherebbe, lo vorrebbero in forza alla propria rosa. In mattinata infatti, è arrivato l’attestato di stima che non ti aspetti: è quello di Walter Mazzarri che apre un grosso spiraglio a “Super Mario” in azzurro, confermando quanto possa essere interessante per un allenatore esperto, poter gestire un giocatore complesso come Balotelli. “Sarebbe una bella sfida averlo in squadra -confessa l’allenatore del Napoli-, non immagino come possa evolversi la situazione in partite ed allenamenti ma so che sarebbe un grande stimolo per me”. Il tecnico toscano non è nuovo a situazioni del genere: per due stagioni infatti, ha allenato nel migliore dei modi Antonio Cassano alla Sampdoria dopo il difficilissimo periodo del barese al Real Madrid. I presupposti per far sì che tutto scivolasse bene non erano dei migliori ed invece è riuscito ad instaurare con lui un rapporto di stima e fiducia che continua ancora oggi. I rischi sarebbero tantissimi, soprattutto in uno spogliatoi unito e solido come quello dei partenopei: clima teso e sempre sull’attenti, scelte societarie prese con meno serenità, gare nervose e situazioni complesse. Dall’altro lato della medaglia, tantissima qualità in campo ed un talento come pochi che forse ha bisogno solo della giusta tranquillità intorno a sè e di una grossa mole di fiducia per poter dare il massimo. Non ci è dato sapere cosa riserverà il futuro al Napoli ed a Mario Balotelli ma una cosa è certa: testa calda o no, sono i campioni a fare davvero la differenza in campo e chissà che Napoli non possa essere la piazza giusta per un passo in avanti nella vita privata e calcistica anche del talentuoso attaccante.
Alessia Bartiromo
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