1a Giornata di ritorno
Stadio San Paolo di Napoli
Napoli-Palermo 3-0
DE SANCTIS 6 – Gioca da libero aggiunto, vista la scarsa vena offensiva dei rosanero, gestisce bene e ispira fiducia alla retroguardia.
CAMPAGNARO 7 – Schiaffo morale a chi lo aveva dato già con la testa verso nuovi orizzonti. Ci mette attenzione e concentrazione e risulta addirittura migliorato in fase difensiva, dove in passato commetteva sbavature. Siamo proprio convinti di lasciarlo andare a Giugno?
BRITOS 7 – Cento presenze in Serie A e centesima presenza suggellata da una prestazione che aumenta gli attestati di stima per l’ex difensore del Bologna. Da centrale, poi, ha affinato le capacità di impostazione a partire dalla propria retroguardia, oltre ad essere impeccabile o quasi in fase di marcatura (’34 st. Fernandez sv).
GAMBERINI 6,5 – Più impreciso del solito in alcuni frangenti, ma risulta sempre presente quando le necessità lo richiedono. Non sarà mai uno stinco di santo per quanto riguarda la pulizia di manovra, ma Alessandro sarà sempre uno degli ultimi baluardi prima di mollare la presa.
MAGGIO 7 – Grande il suo inizio di anno, altro gol ed altra prestazione di spessore. Freccia indispensabile per l’out destro, taglia il campo in alcune incursioni, mette tensione ai difensori palermitani e consente a Cavani di rifiatare dalle marcature pressante dei centrali rosanero. E’ sicuramente la nota lieta di questo periodo, quando c’è mentalmente la sua presenza diventa prioritaria.
BERHAMI 6.5 – Ora si mette a fare anche il geometra, gioca di sponda, non altera l’azione e mette sicurezza nelle giocate semplice. Forse la sua maturazione in fase di contenimento ha dato qualcosa in più anche alle prestazioni di Inler, che si sente più sicuro con Valon a questi livelli. Il Napoli ha trovato il centrocampista centrale dal giusto equilibrio tecnico-tattico. Risulta più prezioso di quanto non si creda.
INLER 8 – Eccolo il leone, non quello ferito e timoroso che abbiamo visto nei primi mesi della sua esperienza napoletana. Ruggisce e graffia con un missile terra-aria che fulmina Ujkani, le prende tutte a centrocampo, apre il gioco e da respiro alla manovra. I compagni lo cercano e lui si fa sentire con una prestazione che fa ben sperare per il proseguo del torneo. A questo punto, il centrale di centrocampo potrà non essere una priorità, considerando le prestazioni dei centrali di centrocampo azzurri e coloro i quali sono pronti a subentrare.
ZUNIGA 7 – Signori, alzi la mano chi credeva che Camillo arrivasse ad essere uno degli uomini più pericolosi di questa squadra. Sarà anche troppo spesso fumoso, perderà anche palloni ingenui, ma mette scompiglio nelle difese avversarie, nella gara odierna poi ha messo il brasiliano Anselmo a bada, tenendolo lontano dalla manovra palermitana. Risultato? mette palloni pericolosi al centro, assist al bacio, si trascina uomini dietro e riesce a smarcare i compagni. In un unico aggettivo, preziosissimo.
HAMSIK 7 – Meno lucido ad inizio match, questa volta cresce col passare dei minuti. Maturo nel gestire palla e aprire il gioco sugli esterni, penetra come un coltello caldo nel burro nella fragile diga mediana rosanero, inizia l’azione che porterà poi il gol di Maggio. Dalla prestazione odierna si evince quanto sia migliorato nel calibrare i lanci, utili a dar fiato alla manovra. Una mano santa per il gioco troppo spesso a singhiozzo della squadra partenopea (dal 41’st R. Insigne sv).
PANDEV 5,5 – Forse la nota meno lieta della giornata, abulico e assente dalla manovra, nascosto tra le pieghe di una difesa che dovrebbe consentirgli di approfittare di amnesie deleterie. Ed invece non ingrana mai, giusto qualche palla tenuta intelligentemente per far salire i propri compagni, ma serve un altro Goran dal 23’st Insigne 7 – Ecco ciò che dovrebbe accadere ogni qualvolta un giocatore, specie in fase d’attacco, entra in campo a sostituire un compagno; decisione, fame di gol, concentrazione gli ingredienti che Lorenzo mette in campo assieme al suo estro. Mette in rete un cross di Inler dal fondo, raccoglie gli applausi e si regala il dono di nozze. I tifosi vorrebbero vedere sempre l’immagine di Insigne che sorride e bacia la maglia, eccola la copertina di Napoli-Palermo.
CAVANI 6 – E’ umano, non alieno. Una gara che non la mette dentro dovrà pur capitare, altrimenti come giustificare l’acquisto di Calaiò? scherzi a parte, il matador lascia le banderillas negli spogliatoi, i compagni lo cercano ma forse la pressione del centesimo gol gli gioca un brutto scherzo. Sul finale si divora un gol che altrimenti segnerebbe ad occhi chiusi. E’ sempre e comunque l’incubo di ogni avversario.
MAZZARRI 7 – Bravo nell’incutere la solita tranquillità dettata dalle lezioni di concentrazione imbastite in settimana. Sarà anche uno dei peggiori allenatori da intervistare, ma Walter ha la capacità di anteporre l’attenzione su se stesso per allontanare la squadra da tensioni inutili. Parafulmine e prestigiatore, è l’uomo giusto in una città che vive il calcio in maniera così viscerale. Concede il debutto a Robero Inisgne che compone con il fratello Lorenzo un quadretto familiare che fa sognare i tifosi e rappresenta il sogno dell’hinterland napoletano di poter sperare un giorno di ricalcare le orme dei fratelli di Frattamaggiore