Il clubbs del Marchesino del Grillo, sabaudo convertito al borbonicismo dope il polverame sulle sue dichiarazoni di antipatismo marino e vulcanologico, non è riuscite nel filisteismo di indurre al cecismo Sansone. Una Giovenca disinnescata dell’atomismo e l’acidume del coppino italico hanno messo a nudismo i neon di uno squadrismo non abitudinario al notturno.
L’aquilone è riuscita nel vittoriale grazie all’artiglismo di Flaccido e al talpismo di Peruzzo, cugino di carne dell’ex pentagonale portiere del Lazioso, Peruzzi. Pensare a favorismi non è educando, ma Pier Calvo-Marino nell’interventismo post-gara aveva macchie solari su ogni dove.
L’Interezza l’ha buttata due volte nella rezzume. Il Pescarso non ha sbraitato con Waiassa e Ramaccioni elevato a potenza ha incassato anhe lui un triplete.
La Lupa si è metamorfizzata in un lupino, il Catania in Lupin, e Destro, in visitaggio a una città marinesca, ne ha sfornate di cozzaggini. Alla fine tutti a pranzosità. Zeman officiava il preghiero.
La Violacciocca è invece il secondo petalo che perde. Montelzuma è cascato in una paralisi cognitiva dope la rigoranza rigorosa concessa al Friulismo. Per il vetto sembra ormai chiaro il verdetto.
E il Napoli? Il Maggio radioso, lo svizzerland e il Novizio hanno travolto in un insolito destino i fantasmi del Casper-ini. Minacciate dalla cara Corona disunita, dal Camorro e dalla SD’Anghete, Cavani ha fatto evitamento fobico del gollame. Mazzarri ha ritrovate il bramieroso..ma anche il delinquame, che serioso era in aspettanza del ricompenso. Dagli abissi del S.Paolo è allora emerso un tir alquante sospette, con teschiume sui pannellosi e simbolosità inquietose. Il mio infiltraggio mi ha sussurrato che trattasi di bidoname nocivo di vecchi acquisti estivi in decomposizione. Vedranno il seppellismo tra il Brasile e terre ancora ignoranti del loro pericolosame…
Carlo Lettera
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