Il merito è anche di un dirigente italiano, si chiama Fabio Cordella, ha 38 anni e ha girato il mondo, dalla Costa d’Avorio al Belgio, vincendo dove possibile (ad Abidjan lanciando il debuttante Ciccio Moriero in panchina) e seminando comunque la sua idea di calcio. Ci sta provando anche alla Honved, che è di proprietà di businnes man americano dal cognome pesante, Hemingway. In Ungheria il campionato è fermo (riprende il 2 marzo), la Honved lotta per l’Europa League e in corsa per la Coppa Magiara, ma è il mercato a tenere banco. Anche in chiave italiana. Perché sono già due i ragazzi che magari qui in Italia faticano a trovare spazio e allora decidono di emigrare e di mettersi in gioco a Budapest.
Uno è Alessandro Lorusso, classe ‘91, terzino sinistro della Sampdoria. L’altro è Leandro Martinez, classe ‘89, esterno della Cremonese, argentino cresciuto in Italia. «Da noi trovano il posto giusto per far valere le loro qualità», assicura Cordella.
Il canale con l’Italia è ufficialmente aperto, prima di loro un provino (con esito negativo) l’hanno avuto anche l’ex juventino Bottone e Andrea Mei, in forza alla Primavera dell’Inter.
Alla Honved i ragazzi sanno di trovare un allenatore italiano (Marco Rossi) e l’ambiente ideale per maturare e poi provare a fare il salto di qualità. Già altri loro coetanei la Honved ha fatto da trampolino. A Parma è arrivato da un paio di mesi Ihrig-Farkas, il giovanissimo (17 anni) Gergen Bobal interessa alla Roma, il talentuoso Philippe Holender è in prova al Manchester City.
Le occasioni non mancano. E in quest’ottica diventa fondamentale la vetrina del Viareggio, che vedrà la Honved impegnata nello stesso girone di Napoli e Lecce. Proprio in vista del torneo giovanile, i ragazzi della Honved martedì 22 disputeranno un’amichevole con la Primavera del Milan.
fonte: Furio Zara – Corriere dello Sport