C’è chi ha brindato con lo spumante, come se fosse Capodanno, c’è chi ha esultato, come se avesse segnato Cavani, c’è chi ha strombazzato per le strade, come se il Napoli avesse calato il “tris” scudettato; ognuno ha scelto il suo personale modo di celebrare la (giusta) restituzione del maltolto, storia giunta finalmente al termine in una giornata particolare e chissà se decisiva al termine della stagione.
Il Napoli però, a differenza dei suoi tifosi, dovrà festeggiare a modo suo, e dovrà farlo a Firenze, per continuare la sua battaglia nel rettangolo di gioco. Si, perchè il calcio vero, quello che piace a tutti, si gioca allo stadio e non nelle aule di un freddo e cinico tribunale. Si riparte dunque dal Franchi, per continuare la rincorsa al vertice, forti di due punti in più in cassaforte e di Grava e Cannavaro; sono adesso tre, infatti, le lunghezze in classifica che separano gli azzurri dalla Juventus, in coabitazione con la Lazio e l’occasione di un ulteriore avvicinamento ai Campioni d’Italia in carica sarebbe propizia, in casa di un’avversaria, seppur temibile, in un chiaro momento di difficoltà.
La Fiorentina, appena eliminata dalla Tim Cup al termine di una tirata e nervosissima contro la Roma, rappresenterà un ostacolo sicuramente difficile da affrontare ma non impossibile, senza nulla togliere alla bontà calcistica fin qui espressa dalla squadra di Montella, per qualità di organico e di gioco espresso. Sicuramente il pessimo momento in cui i viola sembrano essere attanagliati non autorizza il Napoli a dormire sonni tranquilli e sentire come propri i tre punti in classifica; passare a Firenze non è facile per nessuno, a maggior ragione contro una squadra desiderosa di immediata rivincita dopo tre sconfitte di fila.
Di contro, il Napoli viaggia adesso sulle ali dell’entusiasmo, spinto con nuovo vigore dalla restituzione dei punti prima sottrattigli dalla giustizia sportiva e dalla competa assoluzione di Grava e Cannavaro, nonchè dalla striscia di tre vittorie consecutive, trainato dai gol e dalla furia di Cavani, sempre più leader silenzioso quanto carismatico di questa squadra, che a Firenze trova sempre spunti esaltanti. Durante il primo anno in casacca azzurra, stagione 2010-2011, El matador mise a segno proprio contro viola, la sua prima rete in campionato con un devastante colpo di testa (che non varcò la linea di porta, va detto); raddoppiò il dosaggio nella stagione 2011-2012, con una straripante doppietta, sfruttando al meglio due delizie di assist firmate Marek Hamsik.
Ma non solo Cavani, Fiorentina v Napoli sarà sicuramente una gara spettacolare, il tasso tecnico dei 22 uomini che scenderanno in campo autorizza a sbilanciarsi in questo senso. La classe di Jovetic, la potenza di Toni, le geometrie di Borja Valero, la velocità di Insigne, il talento di Hamsik; quanti ingredienti ed estremamente gustosi per creare una ricetta che sia appetibile al Napoli ed assai indigesta in riva all’Arno. E’ questa la nostra speranza, quella di vedere un Napoli nuovamente vittorioso sul campo. Sarebbe un poker strepitoso ed a quel punto il messaggio alla Signora giungerebbe forte e chiaro, ma per il momento rimane un disegno ancora incompleto, in attesa dei colori con una pennellata da tre punti. Forza ragazzi!