Lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni ha voluto dire la sua in merito alla cancellazione della penalizzazione al Napoli e al ruolo che i partenopei potranno avere in questo campionato.
Signori, rimoduliamo la cabala. Attribuiamo un nuovo significato ai numeri, che alle nostre latitudini hanno sempre e comunque avuto importanti significati. Dobbiamo necessariamente farlo, perché per tutti quelli che hanno a cuore le sorti azzurre il diciassette non potrà mai più significare la disgrazia. Ieri, 17 gennaio, la Giustizia sportiva si è ricordata di essere appunto giusta, e ha restituito al Napoli il maltolto, cioè i due punti di cui era stato privato per un illecito che non si era verificato e per il quale comunque non avrebbe avuto alcuna responsabilità. Ci eravamo visti privare non solo del capitano e del secondo posto: eravamo stati infamati da una punizione che significava scorrettezza, imbroglio, accordi sottobanco per lucrare sulla passione e sull’innocenza dell’amore per i propri colori. I tifosi si erano persi per giorni e giorni dietro termini come derubricazione e differenza tra slealtà e illecito, ricorso e istanza, ammenda e penalizzazione; i bar della città sembravano aule di giustizia, non si parlava d’altro che di gradi di giudizio e di attribuzioni e revoche; per strada, sugli autobus e in metropolitana si analizzavano scenari, si prevedevano riduzioni di pena e si abbozzavano linee opportune di difesa. E ora, finalmente, si torna a guardare il campionato da una nuova e più forte posizione. È come svegliarsi da un brutto sogno e ritrovarsi di fronte a una realtà familiare e confortevole, apprezzandone per la prima volta i contorni e la sostanza. Questa realtà recita che il Napoli è secondo, a tre punti (solo tre punti) da una Juventus capolista che peraltro deve venire al San Paolo a sudarsi il primato, e sappiamo quanto sia difficile per una volpe sentire il fiato del primo dei cani della muta che l’insegue. È come se non ci fossimo accorti, fino ad ora, che la nostra squadra ha la forza e l’importanza di puntare al bersaglio grosso; l’ingiusta penalizzazione aveva avuto lo strano effetto di privarci della consapevolezza delle straordinarie capacità dei ragazzi di Mazzarri. E invece siamo là, a un soffio dalla vetta, affiancati peraltro a una Lazio che forse i suoi conti con le aule del tribunale sportivo dovrà farli tra non molto, e davanti a Inter, Milan, Fiorentina e Roma che balbettano e che non danno alcuna impressione di imbattibilità. La decisione dei giudici ha forse dato al Napoli i due punti più importanti del campionato: quelli dell’autocoscienza, quelli della forza di capire la propria forza, quelli che possono aprire nuovi scenari e conferire alla stagione nuovi e ben più importanti obiettivi. Questi due punti, forse, regalano un nuovo sogno; e il pensiero che questa distanza vada conservata intatta fino al primo marzo, facendo il meglio possibile nelle partite che mancano fino ad allora. E, magari, restituiscono al diciassette il significato originario: disgrazia, sì. Ma per gli altri.
Fonte: Il Mattino