ore 12 I tifosi viola iniziano ad arrivare. Ci insultano con i soliti cori stupidi che invocano il Vesuvio per darci una lavata ma noi rispondiamo che “il Vesuvio è la terra che amiamo e dell’eruzione ce ne freghiamo”. Quando poi si intona il “chi non salta bianconero è” siamo tutti uniti.
ore 11.30 E dopo una perquisizione degna di misure antiterroristiche post 11 settembre,siamo dentro ad uno stadio bagnato. Molto bagnato. Troppo bagnato. E ne siamo molti. Tanti. E mai troppi!
ore 9.50 San Paolo?!No,Franchi di Firenze. All’esterno dello stadio già c’è un numero discreto di tifosi azzurri. Piove e allora la bancarella rigorosamente azzurra comincia a vendere impermeabili senza pietà…l’arte di arrangiarsi al servizio del prossimo. E se il prossimo è napoletano come te,allora diventa tutto più semplice. Adesso scusate, ma…pausa caffè!!
ore 7 Seconda stazione: Roma nord. I fumatori del gruppo chiedono vendetta e allora il proposito di fermarsi direttamente davanti al Franchi va’a farsi benedire. La raccomandazione che raccogliamo è non mettere troppo in vista sciarpe e colori che ci sono i tifosi della Lazio di ritorno da Palermo. E in effetti ci avviciniamo al bagno e … Chiaramente solo sciarpe azzurre. Chiaramente solo quelle del Napoli. Ragazzi che spavaldamente rivendicano il proprio diritto ad entrare al Franchi per il solo fatto di essersi svegliati prima dell’alba,non certo perché abbiano tessera e biglietto. A noi non piace fare troppi casini e allora socializziamo poco e sbadigliamo molto. Il nostro viaggio deve continuare veloce per arrivare il prima possibile allo stadio, riunirci con gli altri amici che vengono da Verona, Torino, Aosta, Grosseto. Per loro la tessera del tifoso, paradossalmente, è boccata d’aria di casa ad ogni partita fuori casa. E allora sorrido e penso che non vedo l’ora di riabbracciarli tutti.
ore 5.00 Dopo Siena decidemmo che avremmo fatto anche Firenze, perché si sa…una trasferta tira l’altra! E allora appuntamento alle 4 per partire alle 5. E siamo in 7. Biglietto in tasca per sei di noi da qualche giorno, da ieri pomeriggio per il settimo aggiunto. Uno che aveva desistito fino a quando il segno del destino si è palesato davanti a lui alla stazione il sabato pomeriggio. E visto che stiamo parlando di Cavani, forse più che segno del destino stiamo parlando di segno divino. Vede partire gli azzurri mentre aspetta di accompagnare noi a fittare l’auto per Firenze e a quel punto il vulìo si fa forte. Dalla stazione si va direttamente a comprare il biglietto. Curva ferrovia,chiaramente! Alla prima sosta a Caserta nord per motivi che non sto qui a raccontarvi ma che immaginerete da soli, già incontriamo altri tifosi azzurri. Benissimo!Ora siamo pronti a invadere Firenze! Buon viaggio e Forza Napoli!