Il grande giorno di Cannavaro e Grava. Quello del ritorno dopo l’annullamento della squalifica da parte della Corte di giustizia federale. Incubo finito per i due difensori e festa grande con i tifosi azzurri a Firenze. Nel settore ospiti c’era uno striscione dedicato proprio a loro due: «Paolo-Gianluca: capitani di ieri, oggi e domani». E ce ne era anche un altro. «Gli innocenti non patteggiano». Un lungo applauso all’ingresso in campo delle squadre, la corsa sotto la curva, il ringraziamento ai tifosi che urlano i loro nomi. L’applauso ricambiato, momenti toccanti di forte emozione. Altro momento toccante quando i due difensori seduti in panchina mostrano la maglia dedicata a Imbriani con la scritta: «Non mollare» e la firma di tutti i compagni del Napoli: l’ex attaccante azzurro sta lottando contro un brutto male.
Un pomeriggio dalle emozioni forti per Cannavaro e Grava. A un certo punto Mazzarri aveva pensato di fare entrare il capitano, a un quarto d’ora dalla fine quando notava degli scompensi in campo dopo essere passato al 4-2-3-1. Il tecnico era intenzionato ad inserire Cannavaro (sarebbe stato il terzo cambio) e gli ha anche detto qualche parola, poi però la sostituzione non è stata effettuata. Un ritorno solo in panchina contro la Fiorentina, comunque il rientro ufficiale nel gruppo, in attesa di far parte dei titolari, forse già nella prossima sfida di Parma.
Accoglienza super per Cannavaro e Grava dai cinquemila tifosi napoletani al Franchi, pieno il settore ospiti, tifosi azzurri anche in curva Ferrovia: un cordone di steward divideva i napoletani dai supporter viola. Molti tifosi azzurri erano presenti anche in tribuna, infatti c’è stato qualche attimo di tensione dopo il gol di Cavani. Grande entusiasmo, come ai tempi di Maradona, una vera e propria invasione a Firenze nonostante l’orario insolito e la pioggia. Dalla curva viola invece sono partiti i soliti cori beceri e razzisti contro il napoletani. Stadio pieno 30mila spettatori, una massiccia presenza di azzurri e sarà così anche domenica prossima a Parma, al Tardini sono sempre presenti tantissimi napoletani del nord Italia.
Incubo finito quindi per i due difensori, squalifica annullata, in primo grado erano stati condannati a sei mesi e la richiesta di Palazzi era stata addirittura di nove per omessa denuncia. Invece sono stati tutti e due assolti in secondo grado perchè il fatto non sussiste, perchè sono innocenti. La notizia è arrivata giovedì sera e tutti e due sono scoppiati in lacrime.
Le parole sul sito della società, l’abbraccio con i familiari e i parenti più stretti. E poi il grande abbraccio c’è stato ieri al Franchi dal «popolo napoletano» in attesa di quello ancora più forte per il ritorno al San Paolo tra due settimane nell’anticipo al sabato contro il Catania.
Fonte: Il Mattino