Guai a lasciare morire il furore di una tifoseria, anatema a far sfiorire il sorriso incontenibile di una piazza che sogna. Dobbiamo arrivare al 1°Marzo, e dobbiamo arrivarci così o meglio, non peggio.
Domenica a rischiare più di tutti siamo noi. La Juve e la Lazio molto probabilmente riusciranno a far loro l’intera posta, visto che affronteranno Genoa e Chievo sul loro campo; noi invece dobbiamo prendere direzione nord e svoltare a Parma. Trasferta ostica, difficilissima, se è vero, come dicono le statistiche, che i ducali sono ancora imbattuti sul loro campo.
Allora piede sull’acceleratore e voglia. Perchè quando il Napoli ha voglia incendia il campo, intimorisce. Sarebbe un peccato mortale rallentare ora, perdere qualche colpo. L’occhio lo abbiamo lasciato a quel quadratino sul calendario che annuncia Juve al S.Paolo; noi a quella data vogliamo arrivarci con il cuore in gola e le notti insonni. Abbiamo bisogno di trovarci tra l’apoteosi e la miseria, noi siamo Napoli, gli altri no.
Carlo Lettera
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