E ‘ al Parma la squadra a cui il bomber ha rifilato più gol dopo Lazio, Sampdoria e Lecce: sei le sue reti contro gli emiliani indossando le maglie di Palermo e Napoli, sei dei cento gol celebrati proprio domenica scorsa a Firenze. E non vuole fermarsi Edi. Lo ribadisce a più riprese: “Vorrei lasciare il segno in questo club. Vorrei alimentare il sogno dei tifosi. Proverò a fare gol ogni volta che mi capita. Mi diverte far gol”. L’ha ripetuto anche l’altro giorno davanti alla megatorta che la Dooa gli aveva fatto preparare per il suo traguardo dei gol realizzati in serie A che lo proietta nella storia dei cannonieri del Napoli di tutti i tempi ed anche del campionato. La media, infatti, resta impressionante. Quello che sono stati capaci di realizzare i principali bomber in Italia, lui l’ha messo insieme in appena sei anni. Insaziabile Cavani. Un attaccante che non conosce digiuni. Il capocannoniere di uno dei tornei più difficili al mondo in quanto ad organizzazione della fase difensiva. Ha realizzato diciassette reti in diciotto gare. Merito suo se il Napoli sta incutendo tanta paura alla Juventus ed ai suoi tifosi. “Questo Napoli può vincere contro chiunque, anche contro la Juve, certo”, ha detto l’altro giorno scatenando l’appaluso dei presenti. Quella del Parma però è una tappa troppo importante per gli azzurri. Dopo la sfida a Firenze il Matador è deciso ad affrontare i gialloblu del suo amico Amauri, con lo scupolo di sempre; con la determinazione in ogni allenamento. In Emilia c’è da confermare la seconda poltrona in classifica; da consolidare la striscia positiva che dura da quattro giornate; da ribadire che il Napoli ha acquisito la personalità della grande squadra. Ma Cavani sa bene che su quel campo hanno avuto vita difficile tutte, Juve compresa. Sa che nessuno è riuscito ancora ad espugnare il “Tardini”. E per quello forse è stuzzicato ancora di più dal fare ancora gol; intrigato da quella classifica dei cannonieri che finge di non importarsene ma che gli sta particolarmente a cuore. Insomma, dopo aver stretto la mano all’amico Amauri, il Matador farà di tutto per spingere il Napoli verso la vittoria, magari con un altro bersaglio dei suoi o anche favorendo quello di un compagno, come successe lo scorso campionato allorché dopo aver castigato Mirante che gli aveva ribattuto il rigore servì a Lavezzi l’assist per il due a uno finale, a quattro minuti dal termine.
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 24 Gen 2013 - 10:38