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Ultime news da Parma: allenamento del giovedì e intervista a Marchionni

Allenamento leggero per i ragazzi di Donadoni in vista dell’impegno di domenica alle 15.00 al Tardini contro il Napoli. Infatti sul campo d’allenamento di Collecchio è avvenuta soltanto una partitella di collaudo in mattinata, con tutta la squadra a disposizione. Poi a fine allenamento ha parlato Marco Marchionni, centrocampista dei ducali ritrovatosi negli ultimi mesi a ottimi livelli: “Quando affrontiamo le grandi squadre diamo sempre qualcosa in più, e forse abbiamo bisogno di questo in questo momento. Veniamo da una partita a Verona magari non bellissima, anche se abbiamo fatto risultato, ed essendo l’unica squadra che non ha ancora perso in casa in questa stagione vogliamo continuare. Giocando contro una grande squadra abbiamo anche la possibilità di dimostrare che la partita di Verona è stata solo un incidente. Il Napoli non è solo Cavani. Ormai è qualche anno che il Napoli sta dimostrando di essere una grandissima squadra con tanti grandi giocatori. Ma il Parma quando gioca da Parma è difficile da battere, quindi dipenderà molto da noi. All’andata non c’ero ma vedendo la partita forse siamo stati un po’ ingenui a permettere loro di sfruttare il contropiede. Questo non glielo dobbiamo permettere. Sappiamo che il Parma in casa se la sta giocando con chiunque e lo abbiamo dimostrato. Non abbiamo avuto paura della Juve, quindi non dobbiamo avere paura del Napoli. Sul campionato: “Sicuramente l’obiettivo è continuare su questa strada. Essendo arrivato a settembre e non avendo fatto la preparazione non pensavo di poter giocare così tanto. Ci sono riuscito e questo mi fa piacere. Il passato bisogna però metterlo da parte. Adesso c’è un girone di ritorno importante perché se facciamo bene possiamo dire la nostra. Fa piacere vedere ragazzi con questa cultura del lavoro. In questo devo spezzare una lancia a favore del mister perché è lui per primo che ci tiene che i ragazzi siano professionisti fuori e dentro il campo. Quando un giocatore ha questa mentalità, allora anche in campo le cose diventano più facili, anche perché se gioca nel Parma vuol dire che le qualità le ha”. Per ritrovare un andamento simile in serie A bisogna tornare al Parma di Prandelli: “Di cose ne sono cambiate tante, soprattutto i giocatori. Anzi, penso di essere l’unico che unisce queste due squadre. Però la cosa che sto notando è la disponibilità da parte del gruppo di fare quello che chiede l’allenatore. Con Prandelli giocavamo a memoria proprio perché c’era una predisposizione di tutti per mettersi a disposizione del compagno per sfruttare le occasioni che ci capitavano. Donadoni ci dà quella consapevolezza di essere una squadra in grado di raggiungere obiettivi importanti. Forse è questo che lega quella squadra a questa di oggi”. 

FONTE: fcparma.com

Articolo modificato 24 Gen 2013 - 16:59

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Scritto da
redazione