E’ napoletano puro sangue e da tale difende la sua città. Paolo Cannavaro, ospite di Radio Marte, ha esordito con un coro in risposta a tutti quelli che, di tanto in tanto, invocano dai propri spalti un’eruzione del Vesuvio: “Perchè il Vesuvio è la terra che noi amiamo e dell’eruzione ce ne freghiamo!” La cantano i tifosi azzurri, è la hit del momento, in risposta ale offese delle curve avversarie. Paolo Cannavaro l’ha imparata l’ha imparata in queste settimane: “Andavo in curva a fare il tifo e sentivo questa canzone bellissima”. Poi si scalda sul razzismo: è napoletano e quei cori sono contro la sua città: “Questo fenomeno sta tornando in auge ed è davvero triste. Vorrei capire quelle persone che partono da Napoli per tifare Juve come si sentono nel cantare quei cori a Torino”. A Bergamo, nell’infrasettimanale contro l’Atalanta, proprio Cannavaro è stato al centro dei cori della curva orobica: “Cannavaro terrun”. Il giudice punì con 10mila euro di ammenda il coro “costituente espressione di discriminazione territoriale”
Fonte: Il Mattino