In vista della gara di domani allo Stadio Tardini di Parma abbiamo voluto sentire Carmine Salvati, Presidente del Napoli Club Parma Partenopea. Ricordiamo che nella scorsa stagione furono più di cinquemila i tifosi azzurri che gremirono gli spalti del Tardini facendo giocare il Napoli praticamente in casa.
Carmine domani è di nuovo Parma-Napoli cosa state preparando come club?
“Stiamo cercando di preparare e organizzare una coreografia che possa coprire tutto il nostro settore ma ci mancano ancora le autorizzazioni da parte delle autorità. Così come la scorsa stagione anche quest’anno speriamo di riempire l’intera curva anche se ho saputo che ci sono ancora alcuni biglietti invenduti”.
Che partita si aspetta da parte del Napoli?
“Mi auguro, a prescindere dal risultato, che ci sia la voglia di vincere. Domenica eravamo anche noi a Firenze e abbiamo visto una squadra che non aveva la grinta necessaria per puntare ai tre punti. Mi piacerebbe vedere in campo undici Behrami ma purtroppo domani non riuscirò a vedere l’originale. Ovviamente ci sono anche gli avversari ma spero che ci sia la volontà di vincere da parte della squadra”.
Parma – Napoli per voi non è una partita come le altre soprattutto dopo le polemiche dell’anno scorso.
“Per noi che viviamo qui è una partita che vale tanto. E’ una sfida che vale sei mesi di sfottò. Per quanto riguarda l’anno scorso abbiamo sempre ammesso che è stata una vittoria immeritata. Da parte loro però c’è stata la volontà di creare tante polemiche di cui si poteva fare tranquillamente a meno, ma sembra che tutti aspettino la gara contro il Napoli per creare polemiche. Tra l’altro questa con il Napoli è l’unica partita in cui le due tifoserie sono quasi alla pari sugli spalti”.
Qual è il tuo pensiero riguardo ai soliti cori ignoranti che ogni domenica, e non solo, siamo costretti a sentire?
“E’ brutto sentire quei cori e anche domenica a Firenze ce ne sono stati tanti. Noi, però, non abbiamo mai invocato l’Arno o altro, purtroppo le catastrofi succedono ovunque. Personalmente ho chiesto che qualcuno, come i mezzi di informazione nazionali, facciano presente questa cosa proprio come forma di rispetto verso il popolo napoletano. Al nord in ogni trasferta, e noi le facciamo tutte, ci sono cori offensivi che ci invitano a lavarci o che inneggiano al Vesuvio. Non abbiamo mai risposto alle provocazioni ma chiediamo ai nostri giocatori e alla nostra società di rispondere in maniera ufficiale proprio per tutelare i tanti tifosi del Napoli. Io quest’anno sono stato a Torino dove per alcuni bagni rotti, che però io non ho visto, c’è stata una multa salata molto più alta di quella comminata per i cori razzisti. Forse il razzismo è meno importante di un lavandino. L’anno scorso abbiamo avuto delle discussioni con il maggior giornale di Parma proprio dopo la gara al Tardini. Definivano i cori, dove ci invitavano a lavarci, come dei semplici sfottò mentre si offesero quando noi intonammo “chi non salta è parmigiano”.
Parlaci di “Parma Partenopea”
“Siamo 200 soci reali mentre su Facebook siamo quasi 2000. Organizziamo trasferte sia a Napoli che nel resto d’ Italia. Però quello che più ci sta a cuore e interessa è ricordare la nostra napoletanità. Sul territorio abbiamo organizzato molte iniziative di solidarietà a favore di ospedali e di famiglie bisognose. Queste sono iniziative importanti e che meritano il massimo rispetto”.
Qual è il vostro rapporto con gli altri club Napoli d’Italia?
“Abbiamo ottimi rapporti con tutti i club, in maggior modo con quelli vicino a livello di territorio. Per la gara di domani abbiamo invitato tutti nella nostra sede ma ci potranno essere solo quelli di Mantova e Piacenza perché arriveranno con macchine private. Chi arriverà in pullman, per motivi di sicurezza, andrà direttamente allo stadio.
Quando vi vedremo al San Paolo?
“Molto presto”.
Roberto Longobardi
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Articolo modificato 26 Gen 2013 - 18:37