FELICITA’ – La cronaca di un acquisto annunciatissimo finisce qua, perché quel diavoletto che in mezzo al campo si fa in quattro, e che il Napoli ha strappato al Parma (e sottratto all’interesse del Liverpool) aspetta solo che si formalizzi ciò ch’era nell’aria e che si produca il carteggio per approdare al tesseramento. «Napoli è un’occasione importante per la mia crescita e sono pronto a questa nuova sfida. Io non ho paura, punterò sul lavoro e sul sacrificio. La mia vita è cambiata molto nell’ultimo semestre: con l’aiuto di Dio, e con l’impegno, nessun traguardo è irraggiungibile» . Radosevic è sull’uscio di Castelvolturno, ma lì, nella penombra, in quella terra di nessuno in cui ci si tuffa per anticipare i «nemici» , ci sono scenari inaspettati da scrutare.
INCERTEZZA – In realtà, pure entro il 31 gennaio ci si potrebbe imbattere in qualche inaspettata verità: ad esempio, che Federico Fernandez vada via, ipotesi caldeggiata per giocare e per tutelare il proprio ruolo di titolare della nazionale argentina. Il Chievo l’ha chiesto ma Bigon ha dovuto declinare l’invito: cederlo si può – in teoria – ma non senza aver pronto un sostituto. Andreolli sarebbe l’ideale, ma Sartori vuol rinforzarsi e non indebolirsi e pazienza se poi a giugno perderà il proprio centrale (sinistro) a parametro zero: scelta incontrovertibile, pare.
IL DIAVOLETTO – Il mercato può poi riservare qualche colpo a effetto, che il Napoli ha tentato con cautela: Mathieu Flamini (29), appena nell’estate del 2011, rientrava tra i top player graditi da Mazzarri. Il tempo non cancella alcune convinzioni e un anno e mezzo dopo, analizzata la situazione del francese, il desiderio è ricomparso: a inizio gennaio, è cominciata la fase di avvicinamento; l’altra sera, è partito l’assalto, favorito da un interesse del Milan per Dzemaili. Ipotesi di scambio avanzata, nella nebbia della metà campo: ma Flamini, che a giugno si svincola e potrà dunque scegliere con calma, ha preferito non accelerare e starsene in rossonero, per poi concedersi al mercato che verrà. E’ il primo nome che conviene tenere cerchiato d’azzurro, per la prossima sessione della fiera dei sogni: mediano d’interdizione e d’esperienza internazionale, costo di acquisizione inesistente, ingaggio (ormai) abbordabile; e se Mazzarri dovesse decidere di restare e se il Napoli fosse in Champions….
ISOLATI – Ma ci sono altri indizi che conducono inevitabilmente in direzione di altri protagonisti: l’«offertona» da quindici milioni di euro di Aurelio De Laurentiis per sedurre Cellino e convincerlo a lasciargli Davide Astori (26) e Radja Nainggolan (25): paghi (tanto) una volta e però acquisti in tandem. Il primo no ha momentaneamente congelato qualsiasi interpretazione, ma la strategia è stata svelata e resta applicabile a breve, con nuove esigenze, e la possibilità di riaprire il tavolo delle trattative inserendo pure qualche contropartita tecnica: Astori e Nainggolan hanno il profilo ideale per essere inseriti nel progetto avviato nel 2004 e sistematicamente rinfrescato con innesti mirati. Attenti a quei due. Attenti!
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 26 Gen 2013 - 11:18