Pandev e Insigne, l’esperto e il giovane. Chiara la gerarchia iniziale di Mazzarri: l’ex interista titolare, il talento di Frattamaggiore pronto a subentrare. Strategie riviste in corso d’opera, complice anche l’infortunio subito del macedone. A livello di minuti Insigne è stato addirittura più impiegato (1124 minuti contro 1117) di Pandev anche se è partito molte più volte dalla panchina.
Caratteristiche diverse, esperienza diversa. Pandev ha dato un grande contributo a Firenze nella fase difensiva pressando i difensori viola nella costruzione della manovra. E poi si è abbassato molto tra le linee per ricevere palla spalle alla porta e far salire la squadra. Insigne è stato inserito nella ripresa largo a sinistra per aumentare il peso offensivo e le sue caratteristiche sono più da attaccante.
C’è bisogno anche dei loro gol, sei reti in due. Cavani da solo di gol ne ha segnati 17, cioè ben oltre il doppio. A Parma proveranno a colpire; fuori casa Pandev è ancora all’asciutto, Insigne lontano dal San Paolo ha segnato soltanto al Ferraris contro il Genoa.
Probabile una staffetta ma non certa. I due potrebbero anche giocare insieme. Hanno voglia di gol, soprattutto Pandev a digiuno da quattro mesi. Insigne ci è riuscito contro il Palermo, appena entrato segnò il terzo gol degli azzurri. I due partner di Cavani, i due attaccanti al servizio del Matador cercheranno di ritagliarsi la copertina. Voglia di gol al Tardini e voglia d’impresa contro la squadra ancora imbattuta in casa, l’unica in serie A. Imbattibilità interna che dura da marzo, un’eternità.
Il macedone vuole riscattarsi e vuole farlo anche Insigne. Pandev sbagliò un gol clamoroso, il baby azzurro al Franchi non si è giocato al meglio lo spezzone di partita, avrebbe dovuta cambiare la gara con la sua velocità, non ci è riuscito. Neanche un tiro pericoloso e un assist semplice fallito per Cavani. Tutti e due sono pronti a lasciare il segno.
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 26 Gen 2013 - 08:47