I vertici di Figc e Aia sono rimasti letteralmente sconcertati per quanto accaduto allo ‘Stadium‘ sabato scorso. Sotto accusa, in particolare, i comportamenti di Conte, che ha aggredito verbalmente l’arbitro Guida, urlandogli più volta ‘vergogna’, e le dichiarazioni del dopopartita di Marotta, che ha avuto da ridire sulla provenienza geografica del direttore di gara.
Anche la frase che l’allenatore della Juve ha erroneamente attribuito a Guida (“Non me la sono sentita di fischiare il rigore“) ha dato molto fastidio, ed è stata seccamente smentita sia dal diretto interessato che dal designatore Braschi: “Ho parlato con l’arbitro, non ha mai pronunciato quella frase“. A quanto pare, alla base di tutto, ci sarebbe un clamoroso equivoco.
Guida, come riferito dalla ‘Gazzetta dello Sport‘, avrebbe detto semplicemente questo: “Per me il tocco è involontario, non mi sento di concedere un rigore così“. Più di tutto, però, sono state le frasi di Marotta a destare scalpore. Secondo il suo ragionamento, un arbitro di Napoli non può arbitrare la Juve, nè tantomeno uno di Torino o Novara può essere mandato ad arbitrare gli azzurri.
Sbagliato, naturalmente, a termini di regolamento, che vieta soltanto la direzione relative alle partite della squadra della sezione di appartenenza. Le parole dell’ad sono state giudicate dal duo Nicchi-Braschi come “inconcepibili e lesive di un’intera categoria” e da censurare “senza se e senza ma“.
Per Conte potrebbe scattare una squalifica di due turni (ma tutto dipenderà dal referto di Guida), per Marotta il deferimento, oltre ad una forte multa per la società. Insomma, è in arrivo la burrasca, e nemmeno la tardiva retromarcia di ieri sera da parte del tecnico (“Gli arbitri italiani sono i migliori al mondo“) servirà a salvare la Juve.
Fonte: goal.com
Articolo modificato 28 Gen 2013 - 09:54