Prime emozioni?
“Sono felicissimo! Napoli è una grande società, sono venuto per crescere e dimostrare di essere all’altezza”.
E’ vero che hai voluto sin dall’inizio proprio il Napoli?
“Sì è vero, appena ho saputo dell’interesse del Napoli ho voluto fortemente solo questo club (rifiutando altre piazze importanti come Liverpool, ndr). Per la storia, la città e i tifosi. La loro passione è stato uno dei motivi per la mia decisione. Inoltre c’è una connessione storica tra la mia Spalato e Napoli: i due santi patroni di queste città, S. Gennaro e S. Domnius, vennero uccisi entrambi dall’imperatore romano Diocleziano e per me, che sono credente cattolico, questo è molto significativo”.
Presentati ai tifosi che magari ancora non ti conoscono.
“In realtà sono già stato accolto benissimo dai tifosi fuori Castel Volturno il giorno delle visite mediche, mi hanno subito regalato una sciarpa! Sono un centrocampista difensivo, in campo sono molto grintoso, mi piace giocare aggressivo e sacrificarmi per la squadra”.
Dove pensi di dover migliorare?
“In fase offensiva, anche perchè mi piace propormi al tiro, ma sicuramente devo e voglio crescere in questa fase”.
Mentre come sei fuori dal campo?
“Sono un ragazzo semplice, concentrato sulla mia passione che è giocare a calcio. Sono molto legato alla mia famiglia, tant’è che mio fratello Antonio, anche lui giocatore, mi seguirà in questa avventura stando con me. Sono sicuro che presto troverà una squadra anche lui”.
Che numero hai scelto e perchè?
“Ho chiesto il 25, perchè in nazionale mi sono allenato la prima volta con quel numero, non per altre ragioni particolari”.
A proposito di nazionale, è vero che sei stato il più giovane esordiente della storia croata?
“Sì è vero. E’ stata una soddisfazione poter far parte della mia nazionale con campioni come Srna e Modric”.
E i nuovi compagni del Napoli hai già avuto modo di conoscerli?
“Solo alcuni e sono tutti stati gentilissimi com me. Nello spogliatoio mi hanno messo di fianco a Pandev, che mi ha aiutato con la lingua. Ora mi impegnerò anche a imparare l’italiano prima possibile”.
Per finire: facciamo chiarezza. Hanno parlato in molti come tuoi agenti. Ci dici la verità?
“Mi hanno infastidito queste dichiarazioni, rilasciate da alcune persone che neanche conosco. Mio fratello Antonio mi ha sempre aiutato e il mio agente è Simone Bortolan Gianese”.
Fonte: sportmediaset.it
Articolo modificato 2 Feb 2013 - 17:02