Inler: “Amo i tifosi del Napoli. Città pericolosa? Lo è anche Zurigo. Scudetto? Parliamone tra due mesi”

InlerGokhan Inler ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano svizzero Tagesanzeiger. Ecco quanto tradotto da SpazioNapoli:

Gokhan il Napoli ha vinto solo due volte lo Scudetto nella sua storia; l’ultimo 23 anni fa. Cosa significherebbe vincerlo nuovamente per la città?

“Riparliamone tra due mesi. E’ ovvio che i tifosi e la città impazzirebbero”.

Quindi il titolo non è un obiettivo stagionale?

“Naturalmente ci piacerebbe diventare campioni. Ma ci sono ancora tante gare da giocare e la competizione con Juventus, Lazio e le milanesi è aperta. Noi guardiamo partita per partita, è questa la nostra filosofia. Tutti ci concentriamo sulla prossima partita per tirare fuori il meglio”.

Nel Napoli vi è forte competizione a centrocampo tra te, Behrami e Dzemaili. E’ una cosa che crea problemi?

“Assolutamente no”.

Anche se quasi sempre uno di voi tre siede in panchina?

“Non è un problema. Tra di noi c’è una sana competizione che comporta uno stimolo reciproco ed è quindi di grande aiuto. La cosa più importante è che il  collettivo funzioni alla perfezione; non c’è posto per vanità personali. Ad esempio nell’ultima partita ho giocato con Dzemaili al mio fianco, e così come avviene con Behrami, ci siamo trovati perfettamente”.

Qual è il sistema di gioco che predilige Mazzarri?

“Anzitutto noi siamo molto flessibili ed aperti a qualunque tipo di gioco e modulo per dominare l’avversario. Il nostro marchio di fabbrica è in ogni caso il 3-4-3”.

Il simbolo degli ultimi due scudetti è stato senza dubbio Diego Armando Maradona. In che modo viene vissuto l’argentino a Napoli?

“Maradona è onnipresente. Ancora oggi vive nei ricordi della città e dei tifosi”.

In che modo?

“Per le strade ci sono tante immagini e statue dedicate a lui. I tifosi non dimenticheranno mai Maradona, sarà sempre nei loro pensieri. Il Napoli è anche Maradona”.

E’ vero che la 10 di Maradona non sarà più assegnata?

“Si, è vero. Nessuno più potrà portare sulle spalle il 10 di Maradona”.

Blerim Dzemaili non è stato convocato da Hitzfield per l’amichevole contro la Grecia di mercoledì. Come l’ha presa?

“In realtà non ne abbiamo parlato. L’allenatore ha preso la sua decisione e noi dobbiamo rispettarla”.

In Germania ci sono alcuni tuoi connazionali come Shaqiri, Xhaka, Barnetta e Derdiyok che non sono regolarmente utilizzati. Come capitano della Nazionale è una cosa che ti preoccupa?

“Certamente. Il fatto che alcuni ragazzi non giochino non continuità non è una cosa piacevole. Ma non sono neanche pessimista a riguardo”.

Come mai?

“Non giocando regolarmente con il club avranno voglia di mettersi in mostra con la maglia della Nazionale”.

Cambiando argomento, Valon Behrami è stato rapinato nel centro della città e minacciato con una pistola. Tu ti senti sicuro?

“E’ stata una brutta storia per Valon. Per fortuna io non ho mai subito cose di questo tipo. Chi viene a Napoli sa che possono accadere queste cose perchè Napoli è una citta tanto meravigliosa quanto vivace. Ma così come a Napoli accade in tutto il mondo, in ogni posto. Anche a Zurigo”.

Quindi non hai paura?

“Assolutamente no. Basta essere sempre attenti e mantenere la calma”.

Come mai ti senti così sicuro?

“Io amo i tifosi del Napoli e non ho mai avuto problemi. Vivo in un appartamento appena fuori Napoli molto vicino ai campi d’allenamento. Lì ho trovato la mia pace”.

Fonte: tagesanzeiger.ch

 

 

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