Giù la maschera, Goran Pandev: il Napoli punta allo scudetto? «A questo punto vogliamo provarci: i bianconeri sono fortissimi, ma per il secondo posto non firmiamo più. L’ideale sarebbe arrivare a pari punti in classifica allo scontro diretto contro la Juve del 1° marzo. Poi sono proprio curioso di vedere al San Paolo che succede».
Intanto c’è la Lazio, però. «Giusto, pensiamo a una partita alla volta. La Lazio è una squadra forte anche senza Klose e dopo due sconfitte di seguito avrà voglia di prendersi una rivincita».
Di motivazioni speciali ne avrà anche lei, da ex. «Per me la partita contro la Lazio è molto importante e sentita, anche dal punto di vista personale. A Roma ho passato degli anni bellissimi e ho lasciato tanti amici, dando sempre il massimo per quella maglia. Ma non so come mi accoglieranno i tifosi: sono sempre imprevedibili».
Finì maluccio, in effetti: prima la causa per mobbing e poi l’addio. Cerca una vendetta, Pandev? «Con Lotito non mi sono lasciato bene, sono stati i sei mesi più difficili della mia vita e della mia carriera. Ma ormai è acqua passata, su quella storia non voglio ritornare più».
È più felice, a Napoli? «Sono molto felice. Nella scorsa estate avevo ricevuto tante offerte, ma restare a Napoli è stata la scelta giusta. Mi trovo benissimo sotto tutti i punti di vista. Faccio parte di un gruppo super: l’unità dello spogliatoio e Mazzarri sono i nostri punti di forza».
Pensa anche lei che Mazzarri sia lo Special One italiano? «Mazzarri è un grandissimo allenatore: non fa lo stesso gioco di Mourinho, ma sul piano della personalità e del carisma gli è davvero molto vicino. Adesso non gli resta che cominciare a vincere e sono sicuro che ci riuscirà: è pronto per lo scudetto».
E la squadra? Anche il Napoli è pronto per lo scudetto? «Cavani e Hamsik sono due giocatori formidabili, sullo stesso livello di Eto’o e Milito nella stagione del triplete con l’Inter. Anche questo Napoli ha un attacco fantastico. I nostri due top player stanno facendo la differenza».
È andato via Lavezzi e il Napolidiventato più forte: se l’aspettava? «È vero: abbiamo 15 punti in più in classifica, senza Lavezzi. L’anno scorso, però, avevamo obiettivi diversi e il Napoli spese tanto anche in Champions e in Coppa Italia, vincendola. La mancanza di un campione come il Pocho si sente, ma noi siamo stati bravi a non farla pesare troppo»
E se a fine stagione parte anche Cavani? <<Per Cavani il discorso è diverso: ce ne sono pochi in giro come lui, è un attaccante che segna sempre e spero che resti con noi ancora per tanti anni. I campioni come lui non si devono vendere, soprattutto se il Napoli vuole puntare in alto e vincere. Ma è una scelta che faranno a fine stagione Edi e la società, io non posso entrarci. Devo pensare solo a dare il massimo».
Con la sua Macedonia è appena tornato al gol, in settimana. «Il gol mi mancava tanto, sbloccarmi è stato importante soprattutto per la fiducia. Le amichevoli in Nazionale non sono il massimo per la preparazione fisica e ho dovuto rinunciare a qualche allenamento, ma sono rientrato alla base ancora più carico».
È pronto per sbloccarsi anche con il Napoli? «Posso ancora migliorare tanto e magari segnare un po’ di più, anche se il mio mestiere non è mai stato quello del cannoniere. Se lo ricordano pure alla Lazio: Pandev gioca sempre per la squadra»
Fonte: Marco Azzi – Repubblica
Articolo modificato 9 Feb 2013 - 12:54