A Napoli è il giorno di Cavani: la festa del Matador.
Pertanto, ai piedi del Vesuvio, l’amore ha un nome ed un volto: quello di Edinson, nato oggi, proprio oggi, nel giorno in cui si celebra l’amore, sentimento che il Matador incarna, infervora, coltiva, fomenta, rispecchia, simboleggia, enfatizza, dentro e fuori dal campo, quando fa gol e scuote con veemenza la maglia che indossa, quale encomiabile dimostrazione del suo spirito di appartenenza; quando ai suoi tifosi indirizza baci, mezzo del quale l’amore si serve per prendere forma e manifestare la propria essenza; quando apre le braccia verso il cielo, per consentire al Padre della vita, ideatore e generatore di tutte le cose e quindi anche dell’amore, di entrare dentro di lui, per irradiare il suo candido animo della pura essenza di quel sentimento che gli conferisce forza, coraggio, agonismo e serenità e ancora Edinson sprigiona amore quando parla di questa gente, della sua gente e le parole sono accompagnate, scandite ed impreziosite dal bagliore che irradia i suoi occhi, specchio dell’anima, che in maniera tangibile ed inconfutabile attestano e certificano l’amore che nutre per Napoli.
Edinson è amore, quando stringe tra le braccia suo figlio Bautista e bacia il pancione di Maria Soledad, impaziente di accogliere tra le sue possenti e sicure braccia, l’ennesimo frutto del loro amore che presto verrà alla luce.
Edinson è amore quando parla di Dio e si emoziona, si commuove, perché grazie a lui e attraverso la scoperta della Fede è riuscito a conferire un senso alla sua vita, come un faro che con la sua radiosa e sicura luce gli illumina la strada da percorrere, eludendo la tenebrosa ed inquietante oscurità della notte.
Edinson è amore quando la sua gente urla contro il cielo il suo nome, fino all’ultimo respiro, fino a perdere la voce, fino a sporcarsi il viso di lacrime, emblema di gioia pura, intrise d’amore ed orgoglio, perché quando è lui a segnare, Napoli festeggia due volte: perché il Napoli ha fatto gol e perché Edinson ha fatto gol, con la maglia del Napoli.
Edinson è amore perché il gol più importante lo ha segnato nel cuore di un popolo, di un’intera città che sognava che quella maglia ritornasse ad essere vestita, onorata e glorificata da uno come lui, desiderato, agognato, acclamato e corteggiato dai più prestigiosi club d’Europa, ma noncurante di ciò Edinson ama Napoli.
E per questo e per infinite altre ragioni, Napoli ama infinitamente Edinson.
Oggi, 26 candeline attendono di essere spente da Edinson, ma prima gli tocca vivere la “festa vera“, perché per uno come Edinson, nato per giocare a calcio, è festa solo se si ritrova in un rettangolo verde con un pallone tra i piedi.
Non disturbarti Cupido, semina le tue frecce altrove, per seminare amore sulla terra, stasera, al San Paolo, ci penserà quel servo dell’amore di nome Edinson a fare le tue veci.
Un pallone, la sua eccelsa anima e il suo immenso talento: Edinson non necessita d’altro per far si che gli sguardi che si imbattono in lui, s’innamorino perdutamente.
Buon San Valentino e buon compleanno Matador, glorioso eroe del calcio moderno e uomo dalle esemplari ed auliche virtù.
Luciana Esposito
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Articolo modificato 14 Feb 2013 - 10:11