Edi avrebbe voluto festeggiare i suoi 26 anni con un gol, per continuare a inseguire la classifica dei bomber d’Europa League, a cui tiene come quella dei marcatori di serie A. Ma il Cannibale, l’instancabile campione che non conosce pause e turnover, ha fatto cilecca: per la terza partita consecutiva. Non mette un sigillo dal 27 gennaio, nella trasferta di Parma. 18 giorni senza segnare. Una eternità, per uno come il Matador. In questa stagione gli è andata peggio solo tra il 30 settembre, quando ha fatto gol a Marassi alla Sampdoria fino al 25 ottobre, nel giorno della sfida a Dnipro, sempre in Europa League. “Voglio fare più strada possibile in questa manifestazione” ha ammesso più volte Edi.
La strada del Napoli, probabilmente, si ferma qui. Il sogno europeo è quasi al capolinea. Ancora una volta sulla soglia del primo turno dopo la fase a gironi. Una sorta di maledizione, un sortilegio che neppure un Cavani così meraviglioso riesce a interrompere: due anni fa il Villareal, lo scorso anno il Chelsea. “Ma noi ci proveremo anche lì” dice ai cronisti uscendo dallo stadio, triste come poche altre volte quest’anno. Cavani è fermo a 27 reti in questa stagione straordinaria.
In 31 partite. Ieri sera non aveva nessuna voglia di far festa per il suo compleanno. Mamma Berta lo ha accompagnato fuori dallo stadio quasi prendendolo per mano: la torta con le candeline resta nel frigo. Vrba, il tecnico del Viktoria, gli rende omaggio: “Quando una squadra ha un giocatore come Cavani e un altro come Hamsik non è possibile pensare di aver già passato il turno”. Il Matador però adesso è pronto a scaricare la delusione europea sulla Sampdoria. Gli ottavi di finale dell’Europa League sembrano quasi una chimera.
Fonte: Il Mattino