Walter Novellino ha vinto un campionato di B a Napoli, e uno con la Samp e a Genova in cinque anni ha anche vissuto le emozioni della coppa Uefa. «In campo europeo è sempre difficile giocare contro qualsiasi avversario. Se non hai l’approccio giusto rischi brutte figure, come è capitato al Napoli contro il Viktoria Plzen».
Come spiega l’approccio sbagliato?
«Sicuramente è stato commesso l’errore di sottovalutare l’avversario. E poi Mazzarri si aspettava risposte diverse da chi gioca meno in campionato. L’Europa League poteva essere proprio una vetrina importante per mettere in difficoltà il tecnico sulle successive scelte in campionato. Invece soprattutto le seconde linee hanno fallito l’appuntamento e perso una chance importante».
Anche con la Lazio fu sbagliato l’approccio…
«Si tratta di due partite diverse, il Napoli all’Olimpico reagì e ottenne il pareggio con merito. E si tratta di due avversari diversi. La Lazio non è il Viktoria Plzen, con tutto il rispetto la formazione ceca mi è sembrata una buona squadra, organizzata, ma non certo irresistibile. Le colpe sono state soprattutto del Napoli, si sapeva che gli avversari avrebbero giocato la partita della vita a livello di motivazioni».
Ora la Samp, da voltare subito pagina?
«Certo, bisogna subito dimenticare la disavventura in Europa League. Il Napoli ha le carte in regola per credere ancora nello scudetto, ci crede Petkovic con la sua Lazio e non vedo perchè non dovrebbe farlo il Napoli. È chiaro però che in tal senso diventa indispensabile battere la Sampdoria al San Paolo e dare subito un segnale di riscatto».
Come si batte la Samp?
«Non sarà semplice, Delio Rossi ha fatto un buon lavoro, la Samp è bene organizzata e sta facendo molto bene. Però è chiaro che il Napoli dovrà sfruttare la sua qualità superiore e mi riferisco ovviamente innanzitutto a Cavani e Hamsik. E poi sarà importante il ritorno in difesa di Cannavaro, la sua cattiveria agonistica è fondamentale, Rolando è appena arrivato e ha bisogno ancora di tempo per essere al top».
Il gioiello è Icardi, lo vorrebbe anche il Napoli…
«Un giovane interessante, comunque un giovane. E un giovane molto bravo gioca anche a Napoli, Insigne. Bravo nell’uno contro uno, determinante nel creare la superiorità numerica, per me un attaccante favoloso».
Napoli-Samp, la sua partita?
«La mia partita senza ombra di dubbio. Il mio anno a Napoli è stato indimenticabile, fu quello della promozione. Alla Sampdoria dopo il campionato vinto in B, sono rimasto altri quattro anni in A e ho sfiorato anche la Champions. Però sono campano e devo confessarlo, non me ne vogliano gli amici di Genova ma tifo più Napoli».
Fonte: Il Mattino