Alberto Bigon, allenatore che portò il Napoli alla conquista del secondo scudetto nella stagione 1989-1990, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Ecco le sue dichiarazioni evidenziate da SpazioNapoli: “In momenti come questi l’aspetto psicologico è fondamentale, più di quello fisico, e il Napoli sta soffrendo la pressione del cercare di fare sempre risultato. La sconfitta contro il Viktoria Plzen ha sicuramente influito sul morale dei giocatori, ma comunque le statistiche dicono che dopo le sconfitte europee il Napoli ha sempre ottenuto strisce positive di risultati. Gli azzurri sono apparsi più stanchi della Sampdoria, e bisogna dare merito a Delio Rossi per aver molto migliorato la fase difensiva doriana. Mettiamo insieme tutto ciò ed aggiungiamo un pizzico di sfortuna dovuta al palo di Hamsik. Se quel pallone fosse entrato, oggi si parlerebbe di un grande Napoli. Il periodo di flessione di Cavani, così come di tutta la squadra, è sotto gli occhi di tutti, ma è nornale che ci siano. Sono sicuro che Mazzarri e tutto lo staff sono consapevoli che questi periodi di calo sono normali nel mondo del calcio, e vanno affrontati con serenità, tranquillità e la consapevolezza di essere un gruppo forte e compatto. A questo punto bisogna sfruttare le situazione che si sono venute a creare, come la probabile eliminazione del Napoli dall’Europa League e la qualificazione, che ci sarà a meno che non accadono cataclismi, della Juventus ai quarti di finale di Champions League. Questo comporterà che il Napoli non avrà più settimane con tre partite in sette giorni, cosa che invece riguarderà la Juventus. Le possibilità di fare qualcosa di grande ci sono, bisogna stare tranquilli ed essere fiduciosi. Le piccole sono sempre così, vengono al San Paolo e si chiudono in difesa. Sotto quest’aspetto Lavezzi dava qualcosa in più al Napoli, ma ora che il Pocho è andato via c’è più omogeneità di gioco”.
Articolo modificato 18 Feb 2013 - 13:46