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De Giovanni: “La squadra va sostenuta, ma nessuno nasconda al tifoso il momento di difficoltà”

Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano, ha commentato dalle colonne de Il Mattino la gara del Napoli contro la Sampdoria e il momento degli azzurri.

Forse è vero quello che ha sempre detto Mazzarri, cioè che lui e la squadra non si interessano del risultato della Juventus quando gioca prima del Napoli. Dev’essere vero, se in perfetta sintonia con un momento problematico, e anche un po’ involutivo, gli azzurri ieri hanno mancato l’enorme occasione di ridurre a tre punti il distacco dalla lepre bianconera.  È vero, l’atteggiamento dei tifosi a fine gara (una salva di fischi all’indirizzo dei calciatori e dell’allenatore che a capo chino uscivano dal campo, mentre i blucerchiati si abbracciavano felici per il punto guadagnato in ottica salvezza) è sicuramente ingeneroso: il Napoli ha undici punti in più dello scorso anno, sta portando avanti una grandissima stagione ed è l’unica squadra che tiene botta ai campioni d’Italia. Non il Milan, che sfoggia in formazione acquisti a gennaio da oltre venti milioni di euro; non l’Inter, dalla rosa ampia e completa, composta di grandissimi campioni; non la Roma degli americani, non la Lazio dei trenta e più calciatori. Ed è altrettanto vero che il terreno di gioco del San Paolo sia diventato una delle vergogne della città, un vero sconcio che non si riesce a mettere a posto nonostante i reclamizzati, molteplici interventi di agronomi, giardinieri, ditte specializzate e rizollature. Un vero Harakiri perpetrato dalla società, che più di tutti dovrebbe sapere quanto e come un campo all’altezza sia necessario a chi, come la squadra di Mazzarri, fa del gioco palla a terra la propria arma migliore.
È sicuramente vero, tutto questo. Ma è anche vero, pensa il tifoso, che se non sei capace di battere il Viktoria Plzen e la Sampdoria in casa, senza riuscire a realizzare nemmeno un gol, nel momento topico della stagione e con l’intero organico a disposizione, allora diventa difficile pensare di poter realizzare un grande obiettivo. In qualche modo, pensa il tifoso, con la classe o col fegato, col cuore o con l’inganno quella palla deve pur rotolare in rete, nel momento topico. Che se è necessario, sul campo, di patate o no, va messo anche quello che non si ha, perché non è vero che tutte le partite sono uguali perché la vittoria vale sempre tre punti: ci sono partite che sono più uguali delle altre, per parafrasare Orwell, e certi risultati vanno portati a casa in qualsiasi maniera. Per cui il Mazzarri che a fine partita di coppa, e a figuraccia fatta, si lamenta per lo scarso afflusso di pubblico, è lo stesso che si lamenta dei fischi a stadio pieno a fine partita con la Sampdoria.
Il Napoli va applaudito per la stagione che sta facendo, in generale. E va anche sostenuto in questo momento, il famoso momento topico della stagione. Ma che nessuno venga a dire al tifoso che la squadra non si trova in difficoltà, che le cose girano come dovrebbero. 
Perché il tifoso, gli occhi in fronte ce li ha.

Fonte: Il Mattino

Articolo modificato 18 Feb 2013 - 10:18

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Scritto da
redazione