È stato un pomeriggio amaro anche per Gino Rivieccio, al San Paolo sognando l’avvicinamento alla Juve. «Non ho gradito il risultato, ovvio, anche se in ottica secondo posto non è male, però ho ancora i fischi del pubblico nelle orecchie: la contestazione dei tifosi non mi trova per niente d’accordo» ha dichiarato al Mattino.
Lo showman napoletano, storico sostenitore degli azzurri, frequenta spesso la tribuna d’onore del San Paolo e ieri è rimasto perplesso di fronte all’atteggiamento preso dalla gente a metà e fine partita. «La Samp non è quella di due mesi fa come dimostrano le quattro reti subìte nelle ultime otto partite, e il Napoli non è più quello di un mese fa, vive una chiara fase di difficoltà. Fischiare non è il modo migliore per incoraggiare la propria squadra: dov’è finito il famoso dodicesimo uomo in campo? All’estero ma anche in Italia, c’è un modo diverso per appoggiare i propri beniamini quando le cose non vanno, il calore del pubblico di Fuorigrotta era noto proprio per queste caratteristiche. Mi sarei aspettato una grande spinta nei minuti finali, invece ho ascoltato solo timidi incoraggiamenti da parte delle due curve». Forse s’è trattato di fischi di rabbia per la mancata vittoria. «Molta gente aveva ancora negli occhi la partitaccia di Europa League e il fatto che non ci sia stato un riscatto immediato, deve aver accresciuto la delusione».