Restare in Europa League, capovolgendo lo 0-3 interno contro il Viktoria Plzen, ha l’odore dell’impresa impossibile. Purtroppo, la notte degli innamorati del San Paolo, ha praticamente interrotto ogni sogno di conquista europea degli azzurri. Chiaramente il Napoli non andrà in Repubblica Ceca a fare la presenza ma dovrà cercare di dare prestigio al proprio nome e rendere meno amara una probabile eliminazione. Al cospetto del impossibile, allora, c’è il cervello che, inevitabilmente, porta alla corsa al titolo della Serie A, alla trasferta di Udine, che anticipa il big match del 1 marzo contro la Juve. In vista di ciò, la sensazione, è che ci si avvia nuovamente verso il Napoli 2, quello che quest’anno, in Europa League, ha collezionato più figuracce che altro.
Le alternative – Dunque, a Plzen, dovrebbero riposare alcuni titolarissimi tra cui anche il Matador Edinson Cavani. Ampio spazio alle seconde linee che hanno giocato meno: Grava, Rolando, Calaiò, Dzemaili.
La considerazione – Ciò che viene da dire è che sembra assurdo schierare ancora una formazione rimaneggiata e completamente rivoluzionata ma bisogna rendersi conto che questo non è il miglior periodo degli azzurri, anche dal punto di vista fisico e, tirare un po’ il fiato, dinnanzi ad un’impresa quasi impossibile, è accettabile.
Gli irriducibili – Per la trasferta di Plzen erano disponibili 600 biglietti per il settore ospite ma, in Repubblica Ceca, ci andranno 100 tifosi azzurri. Quei 100 irriducibili che nonostante lo 0-3 dell’andata, andranno a sostenere la maglia perchè come dice un famigerato coro: “..e non ci porta il risultato, conta solo il nostro amore”.