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La doppietta messa a segno sabato, ad Udine, sul campo del Chiasiellis, da Valentina Giacinti, ha consentito al Napoli Carpisa Yamamay di conquistare un punto utile a consolidare il quinto posto in classifica e alla promettentissima ex attaccante dell’Atalanta di avvalorare il suo ampiamente comprovato feeling con il gol.

La Giacinti, classe 1994, nata e cresciuta umanamente e calcisticamente a Bergamo è approdata all’ombra del Vesuvio l’estate scorsa e con la doppietta di sabato ha raggiunto le 8 reti con la maglia del Napoli.

Valentina è un’attaccante abituata a “sporcare con il gol” ogni suo esordio: nella stagione 2011/2012 ha incoronato il suo debutto in Campionato, con la maglia dell’Atalanta, con una tripletta. Ha segnato una doppietta anche al suo esordio con la Nazionale under 17 e, a distanza di due giorni, ha inferto una tripletta alla Lituania. L’esordio con l’Under 19, invece, è arrivato il 20 ottobre del 2012 e la Giacinti ha segnato 2 reti nelle prime tre gare, mentre la sua prima marcatura con la maglia del Napoli, l’ha conseguita al debutto in Coppa Italia e il primo gol in Campionato è arrivato contro il Torino, manco a farlo apposta, il prossimo avversario che le ragazze di Marino saranno chiamate ad affrontare sabato 23 febbraio allo Stadio Collana.

Numeri da bomber vero, da attaccante puro, un talento nel pieno vigore delle sue potenzialità, con un congenito fiuto del gol.

Questo e molto altro è la giovane attaccante Valentina Giacinti.

Ed è proprio lei a raccontarci qualcosa di più di se.

Quali sono i tuoi obiettivi personali e quali, invece, i traguardi ai quali può ambire la squadra?

Personalmente, il mio obiettivo è migliorare fisicamente ed affinare la mia esperienza. Per quanto riguarda la squadra, miriamo a conseguire il quarto posto in classifica.”

Italo Palmieri ha dichiarato che tu e Valeria Pirone siete il futuro del calcio femminile: molto presto potreste essere compagne di reparto non solo con la maglia azzurra del Napoli, ma anche con quella della Nazionale maggiore…

“Secondo me è ancora presto, io attualmente gioco con la Nazionale Under 19, Valeria ha qualche anno in più rispetto a me, ma merita, senza dubbio, la Nazionale.”

Potenza, velocità, capacità d’inserimento: molti ti paragonano a Lorenzo Insigne. Credi che sia lui il calciatore che più ti somiglia?

“Non so…Se gli altri dicono che somiglio ad Insigne, allora ci credo anche io…”

Qual è, invece, il calciatore al quale ti ispiri?

Diego Milito, da quando sono a Napoli seguo anche Cavani, mi piace molto e poi Cristiano Ronaldo.”

Quali sono gli aspetti che ti hanno maggiormente colpita di Napoli?

“L’accoglienza che mi hanno riservato le ragazze, mi hanno consentito di integrarmi subito in squadra e credo che se fosse capitato l’inverso, non sarebbe stato altrettanto facile, ovvero, per una calciatrice che subentra in un gruppo già consolidato di una squadra del Nord, non è così facile ambientarsi. Di Napoli mi piace tutto: dalla città, al cibo, proprio tutto.”

Oltre al calcio, di cos’altro sono piene le tue giornate?

“Quest’anno ho deciso di dedicarmi solo al calcio, perché gli allenamenti e le partite impegnano davvero tanto tempo, l’anno prossimo, però, ho intenzione di riprendere lo studio e di continuare a coltivare la mia passione per la grafica pubblicitaria. Nel tempo libero, mi rilasso, a casa, non avendo la mamma che lava e cucina, mi dedico alle faccende domestiche, divido casa con altre 4 ragazze o guardo un film in compagnia.”

Qual è il sogno nel cassetto di Valentina Giacinti, calciatrice e ragazza di 19 anni?

“Quest’anno vincere con la Nazionale, nella vita di giocare a calcio il più a lungo possibile, magari anche all’estero. Calcio a parte, desidero coltivare la passione per la grafica pubblicitaria e, magari, in futuro convertirla in un lavoro.”

Prima di concludere l’intervista, chiedo a Valentina se ha voglia di comunicare qualcosa ai lettori-tifosi che la leggeranno e lei replica, d’istinto, senza neanche pensarci: “Qui a Napoli sto bene. Ci tengo che si sappia questo.”

Ed è bello che a volerlo sottolineare sia una ragazza nata e cresciuta a Bergamo, fiore all’occhiello di quel Settentrione che appare così idealmente ed ideologicamente avulso da tutto quello che contraddistingue la nostra città: la nostra mentalità, il nostro modo di “essere napoletani“.”In estate, quando i miei amici e parenti hanno saputo che venivo a giocare a Napoli, mi dicevano: “Sei pazza? Ma dove vai? Ti sparano!!!” Ma non ho mai dato peso né importanza a queste voci, venendo a vivere a Napoli mi sono, infatti, resa conto che ci sono tanti pregiudizi infondati legati al nome di questa città. Qui sto talmente bene che, a volte, non sento il bisogno di tornare a casa, mi dispiace partire! Quando andiamo a giocare in trasferta, i tifosi avversari ci riempiono di insulti, proprio sabato mi sono sentita dire: “Napoletana di m….” e ho replicato: “Non sono napoletana, ma se non esserlo vuol dire essere come te, allora sono fiera di essere napoletana!” Così come reputo vergognosi i cori indirizzati ad Imbriani da parte dei tifosi del Verona…Il pregiudizio legato a Napoli, deve essere superato assolutamente.”

Poco loquace Valentina, le chiacchiere le lascia agli altri, lei preferisce che siano i fatti a parlare per lei. Eppure, in quest’ultimo passaggio, ci consente di comprendere che predilige avvalersi di poche parole, ma incisive, proprio come i suoi gol.

Cosa vuoi dire ai tifosi?

“Li ringrazio perché quando giochiamo in casa ci conferiscono tanta carica, rappresentano davvero un giocatore in più.”

Cosa vuoi dire, invece, a chi ancora non vi segue?

“Venite a vedere almeno una partita per capire che il calcio non è solo quello maschile: esistiamo anche noi e siamo una realtà altrettanto esaltante.”

Luciana Esposito

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Articolo modificato 19 Feb 2013 - 22:38